

Sandro Portelli
LA COLONIA E LA METROPOLI:
L'ESEMPIO IM PORTO RICO
I.
M e n t r e viene sempre più definendosi i l ruolo neocolonialistico della
politica americana nei confronti dei paesi del terzo mondo, può forse tornare
utile l'esame di una situazione nella quale gli U.S.A. assumono la veste di poten-
za coloniale nel senso più brutalmente tradizionale del termine: quella di Porto
Rico. Da l 1898, infatti, gl i Stati Uni t i si sono installati nell'isola per di r i t to
di conquista e, nonostante tutte le riforme che si sono succedute per masche-
rarne la situazione sotto una veste di autonomia e di collaborazione' Porto Rico
è rimasta sostanzialmente una colonia, sottoposta in concreto alle decisioni del
potere centrale d i Washington. La veste giuridica concessale d i « stato libero
associato» infatti prevede che tutte le decisioni e le misure legislative del gover-
no elettivo locale dell'isola siano suscettibili di veto da parte del Congresso.
La situazione coloniale di Porto Rico, inoltre, è resa particolarissima dalla
natura stessa della potenza alla quale l'isola è assoggettata: infat t i , i l t ipo di
sfruttamento al quale gl i Stati Uni t i la sottopongono va ben al di là dell'im-
perialismo colonialista tradizionale, ma è pienamente adeguato agl i sviluppi
del capitalismo tecnologicamente avanzato americano. Porto Rico costituisce
in questo momento un polo di sviluppo estremamente interessante, sia per lo
sfruttamento turistico che per la possibilità d i vantaggiosi investimenti indu-,
striali che deriva dalle esenzioni fiscali e dal basso costo della manodopera.
D'altro canto, un secondo aspetto particolare è dato dal fatto che un buon
quinto dei portoricani è emigrato sul continente e vive concentrato prevalen-
temente a New York. Pertanto, la lot ta che viene portata avanti i n questo
momento dai gruppi nazionalisti e rivoluzionari si svolge su due fronti: da un
lato, per l'indipendenza nazionale di Porto Rico; dall'altro, contro la discrimi-
nazione e lo sfruttamento cui i portoricani sono sottoposta negli Stati Uni t i conti-
nentali. Quest'ultimo aspetto presenta una serie di caratteristiche interessanti,
sia in connessione con l'attuale tendenza alla radicalizzazione di tut te le classi
meno privilegiate della popolazione americana, su basi appunto d i lot ta d i
classe (vedi Poor People's Camp2ign, nuovi orientamenti dello SNCC e del-
l'SDS), sia con i l collegamento, più episodico che organico, ma innegabile, con
i gruppi del Black Power e con i l movimento californiano della « Huelga ».
Dopo la grande esplosione rivoluzionaria guidata da Pedro Albizu Campos
negli anni '30, e la sfortunata proclamazione della repubblica nella rivoluzione
del 30 ottobre 1950, i l movimento ha visto aggravarsi l e scissioni t ra un'ala
legalitaria e moderata (appoggiata comunque dal governo cubano e da Mosca),
ed una rivoluzionaria, guidata da Pelegrín Garda. Per completare i l quadro
della situazione, possiamo ricordare come anche nelle Isole Vergini, l 'al t ro
possedimento coloniale americano nei Caraibi, si stia formando. un movimento
per l'indipendenza.
II.
- La prima « presa d i contatto » d i Porto Rico con g l i Stati Uni t i
risale al 1822, quando una spedizione « privata », condotta da Baptiste Irvine
.con i l tacito consenso del governo americano, tentò d i impadronirsi dell'isola.
193