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' e noi dobbiamo distanziarci da quei negri che vanno i n giro per i l paese

caldeggiando ogni genere di progetti a favore del capitalismo nero. Per colmo

d'ironia, alcuni dei militanti nazionalisti neri, come si fanno chiamare, sono

stati i primi a salire sul carrozzone del capitalismo nero. Sono dei ruffiani,

ruffiani del Potere Nero efalsi profeti. Bisogna educare il popolo acapire

che ogni nero o negro che sia che vuole perpetuare i l capitalismo negli

Stati Uniti cerca i n realtà non solo la sua completa rovina e quindi la

di ironia, da lavoratori bianchi, ecome risultato furono gl i operai neri a

subire le più pesanti sanzioni disciplinari. Con alcuni operai attraversai la

suamorte, ma contribuisce a mantenere lo sfruttamento del popolo nero i n

tutto i l mondo ».

La lega dei laboratori neri rivoluzionari

Proprio nel momento i n cui l e Pantere Nere hanno ampliato i loro

schemi ideologici e organizzativi a livello politico, i militanti neri cli Detroit

si sono mossi con decisione a livello economico. Dopo anni d i esperienze d i

gruppo, i marxisti neri stanno per creare un nuovo movimento nelle fabbriche

dell'automobile. Nonostante l a retorica liberale d i Wal ter Reuther, i l suo

sindacato United Au t o Workers (Us -AW) ha sostenuto sistematicamente i l

razzismo pur avendo eletto dei dirigenti neri ad uso della stampa. Secondo

una recente indagine, oggi più della metà dei lavoratori dell'auto sono neri.

Per un decennio, i l sindacato è rimasto indietro rispetto a i l ivel l i generali

dell'occupazione e i neri, ultimi ad essere assunti, primi ad essere licenziati,

hanno sofferto più della media dei lavoratori dell'auto. Da tempo esistevano

le condizioni per una rivolta, rivolta che è esplosa con l o sciopero a gatto

selvaggio nella fabbrica principale della Dodge di Hamtramck nel maggio 1968.

Chuck Wooten, che è stato uno dei nove lavoratori che hanno fondato

il Dodge Revolutionary Union Movement (DRUM), ha scritto:

«Durante lo sciopero a gatto selvaggio del maggio 1968, all'entrata dei

turni del mattino, c'erano dei picchetti organizzati, tut t i composti, per colmo

strada ed entrai in un bar a bere qualcosa. Ci mettemmo a parlare attorno

aun tavolo, e fu lì che decidemmo di fare qualcosa per organizzare gli operai

neri al lo scopo d i combattere l a discriminazione razziale all'interno del la

fabbrica e la generale oppressione degli operai neri. Bene, questo era un tenta-

tivo che avevo fatto nel reparto carrozzeria, ma non mi è mai capitato d i

incontrare nessuno che fosse abbastanza cosciente per fare qualcosa di effettivo.

E non solo quando incontrai questi compagni che lavorano nei reparti all'en-

trata della fabbrica — e in quel periodo non conoscevo nessuno di loro tranne

Don... siamo cresciuti assieme, ma la fabbrica è così immensa, lui ha lavorato

tanto quanto ci ho lavorato io... non ho mai saputo che lavorasse là. E così

nacque i l DRUM. »

La fabbrica principale della Dodge occupa all'incirca 7.000 operai, i l 70%

dei quali è nero. I nove operai neri della catena di montaggio d i cui parla

Wooten si rivolsero ai redattori dell'« Inner Ci ty Voice » chiedendo consigli

sul come organizzarsi dal momento che uno della « Voice » era stato un

elemento di punta nello sciopero a gatto selvaggio. I primi ciclostilati furono

scritti interamente dai lavoratori e descrivevano le condizioni di lavoro nella

fabbrica. Po i i l gruppo del la « Voice » incominciò ad integrarsi con g l i

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