Table of Contents Table of Contents
Previous Page  180 / 236 Next Page
Information
Show Menu
Previous Page 180 / 236 Next Page
Page Background

«Bombardare i l Quart ier Generale! »

Nella rivoluzione cul turale Mao ha adottato una strategia analoga ma

ancora p i ù coraggiosa. I n u n momento d i cr i s i reale, con due « quartieri

generali » al l ' interno del Part i to comunista schierati a sostegno d i due l inee

differenti, d i due vie di fferent i , Mao ha rimesso l a questione nelle mani d i

tutto i l popolo cinese. « Bombardare i l Quart ier Generale! », ha inci tato i n

uno dei p i ù concisi manifesti che siano ma i stat i scr i t t i . L'appel lo d i Mao

è valso a scatenare una gigantesca tempesta pol itica — dimostrazioni e con-

trodimostrazioni, scioperi e contro scioperi, occupazioni e controccupazioni,

mobilitazioni e contro mobilitazioni, cartel l i e contro cartelli. I n cert i luoghi

è successo praticamente i l caos, proprio come era avvenuto nei pr imi giorni

del movimento d i r i forma agraria, ma una situazione d i caos temporaneo si

poteva considerare un prezzo abbastanza basso per i l salto (qualitativo veri-

ficatosi quando centinaia d i mi l ioni d i uomini sono scesi nell'arena politica.

Penso si possa tranquillamente di re che i l mondo non ha mai visto nul la di

anche lontanamente paragonabile a questa mobilitazione d i massa.

Man mano che l'azione progrediva, man mano che le organizzazioni r ibel l i

si fondevano e si rafforzavano al l ' interno delle scuole, delle fabbriche, delle

comuni e del le municipal i tà, i l popolo sottoponeva ogn i di r igente e ogn i

posizione pol i t ica ad un attento esame, metteva al la por ta i «seguaci del

capitalismo », rieducava i sostenitori del la v ia d i mezzo, e sceglieva come

nuovi dirigenti dei fautori del socialismo e quindi tornava a scegliere. Senza

questo movimento d i massa non s i sarebbero mai ot tenut i dei r isul tat i del

genere. Non s i t rat tava semplicemente d i sconfiggere una fazione ma d i

estirpare vecchie abi tudini , vecchi costumi , vecchi mod i d i pensare che

erano fonte d i inevitabi l i abusi, sostituendoli con abitudini, costumi e modi

di pensare nuovi.

I comunisti filosovietici d i ogni parte del mondo hanno fat to coro al le

denunce della stampa borghese secondo le qual i Mao, rimettendo la questio-

ne nelle mani del popolo, avrebbe l iquidato i l Part i to comunista sostituen-

dolo con l e Guardie Rosse e con l'Esercito. Già questo interessamento del

tutto inusitato per le sor t i d i un Part i to comunista da parte dei capital isti

sarebbe dovuto bastare a mettere i n luce l'inconsistenza dell'accusa. I n ogni

caso, un esame della rivoluzione cinese basterebbe a dimostrare che i l Par-

tito comunista ha consolidato i l propr io prestigio e l a propr ia forza nel la

misura i n cui non s'è sottratto al la cr i t ica e a l control lo dal . basso metten-

dosi al di sopra del Popolo, ma ha invece tenuto fede al principio d i servire

incondizionatamente la classe operaia e i suoi alleati, e cioè la grande massa

del popolo lavoratore. « I l popolo, e solo i l popolo, è l a forza motr ice che

crea la storia del mondo... I veri eroi sono le masse, mentre noi siamo spesso

infanti l i e ignoranti; se non capiamo questo, è impossibile acquistare anche

la più. rudimentale delle conoscenze », scrisse Mao parecchi anni fa. Se non

si può aff idare a l popolo l a correzione e i l cont rol lo de l par t i to, a ch i

affidarli?

Un tempo i l control lo popolare sul Part i to comunista cinese era i n un

certo senso inscr i t to nel la logica stessa del la l o t t a armata. Se i l Par t i to

comunista, isolato e circondato com'era da preponderanti forze nemiche,

non avesse servito i l popolo, sarebbe stato da questo abbandonato e avrebbe

subito una disfatta. I n seguito, quando ormai i l par t i to era a l potere i n

— 178