

i pol i apposti di una contraddizione di classe fondamentale e avendo dei f ini
di classe — socialismo e capital ismo — reciprocamente incompat ibi l i , s i
scontrarono incessantemente anche t r a l o r o p e r l 'egemonia ne l l a r i volu-
zione. Ad ogni nuova fase ognuna d i queste due classi s i battè per un'orga-
nizzazione e una direzione che tutelasse i suoi interessi essenziali e plasmasse
il futuro i n armonia con le sue aspirazioni fondamentali.
Che questa lot ta s i sia manifestata non solo sot to forma d i conf l i t to
politico t r a par t i t i e fazioni diverse del la società ne l suo complesso, ma
anche sot to f orma d i conf l i t to t r a cor rent i al l ' interno de l Par t i to comu-
nista cinese, non dovrebbe ugualmente sorprendere nessuno. Principale par-
tito rivoluzionario della Cina dopo i l 1921, e guida indiscussa sia delle masse
urbane che rural i , i l Par t i to comunista at t i rava nel le propr ie f i l e t u t t i i
migliori e più at t ivi rivoluzionari del paese, per nobiliare, borghese, piccolo-
borghese o proletaria che fosse la loro origine, e questi mi l i tant i comunisti,
alcuni consapevolmente, a l t r i senz'altro inconsapevolmente, lot tavano p e r
trasformare i l Par t i to e i l mondo i n armonia con l a r ispet t iva posizione
e concezione d i classe. Sotto la guida d i Mao, i l Part i to s i adoprò per cor-
reggere questa tendenza con un'educazione r i vol ta a trasformare t u t t i g l i
aderenti i n rivoluzionari fedel i al proletariato e capaci d i mettersi al la sua
testa nell'opera d i costruzione d i un mondo socialista e, inf ine, comunista.
Considerata nel quadro d i tale processo storico l a rivoluzione cul turale
appare come l a p i ù recente e l a p i ù grandiosa d i una serie d i col l isioni
tra queste due forze d i classe nel corso del la lunga l ot ta pe r l'egemonia
nella rivoluzione cinese, una lot ta che probabilmente non avrà f ine se non
con la scomparsa delle classi stesse.
Se la rivoluzione culturale migl iora la nostra comprensione del la storia
di Lungo Arco durante i l periodo del la guerra civi le e degl i inizi del movi-
mento d i r i forma agraria, questa stor ia a sua vol ta c i aiuta a compren-
dere l a rivoluzione culturale.
In quanto lot ta a fondo t ra classi r ival i per i l potere statale, i n quanto
rivoluzione effett iva e non fasul la, e i n quanto nuovo stadio d i svi luppo
della rivoluzione cinese globalmente considerata, l a rivoluzione cul turale
ha attraversato mol te fasi analoghe a quel le che caratterizzarono g l i stadi
anteriori d i questo grande rivolgimento. Una r ibel l ione studentesca, dap-
prima l imi tata ad alcuni de i pr incipal i i s t i tut i d i studi superiori , s i pro-
pagò rapidamente al le universi tà e al le scuole medie d i t u t t a l a nazione,
indi servì da catalizzatore per la formazione d i gruppi r ibel l i t ra gl i operai,
all'inizio i n alcune industrie e ci t tà chiave, da ul t imo i n ogni uni tà produt-
tiva, grande o piccola, del la Cina. Dal le scuole e dal le officine l a ribel l ione
si estese al le campagne e, a poco a poco, strato dopo strato, l a massa dei
lavoratori rural i s i mobi l i tò per lottare contro l e «persone i n posizione d i
autorità che avevano preso l a via capitalista » dovunque ve ne fossero.
Fanshen
fornisce una sor ta d i anticipazione d i questo processo, mo -
strando come u n pugno d i mi l i tant i che osano par lare e osano agi re s i
conquistano l 'appoggio d i u n numero v i a v i a crescente d i pover i e d i
oppressi, l i organizzano, l i educano e l i guidano a l rovesciamento de l l a
vecchia società e all'instaurazione d i una società nuova. Propr io come l a
riforma agraria non avvenne i n nessuna par te del la Cina f intanto che i
contadini, uni t i s i a l ivel lo d i base, non affrontarono i signor i local i e l i
espropriarono, dividendosi i f ru t t i e mettendo i n piedi nuovi governi locali,
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