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tito. Lungi dall'andare a pezzi, esso s i sta progressivamente rafforzando.

Tutte le volte che nel corso della rivoluzione culturale quadri dirigenti

criticati e attaccati duramente sono ricomparsi come membri della nuova

triplice alleanza, l a stampa occidentale ha subito dichiarato che l a rivo-

luzione culturale è fallita, che dopo tutto i l Partito comunista non è stato

liquidato, che Mao e i suoi seguaci sono stati sconfitti e hanno dovuto

venire a patti con l'opposizione. I l principio di « eliminare la malattia per

salvare i l paziente », apertamente enunciato f i n dall'inizio come obiettivo

del movimento, è stato ignorato o travisato.

Fanshen

mostra come questo

principio funzioni nei fatti. Nel villaggio di Lungo Arco si perdonavano errori

gravi e persino reati purchè i l quadro i n questione si risolvesse a ravve-

dersi e l o dimostrasse concretamente. Lo stesso spirito regna oggi: Mao

ha fissato come obiettivo l'unione della grande maggioranza dei -efu-adii e

del popolo per smascherare e sostituire una minoranza di dirigenti irridu-

cibilmente arroccati su posizioni errate. « Avere fiducia nella classe ope-

raia, nei contadini poveri e medi dello strato inferiore, nei quadri rivolu-

zionari, negli intellettuali rivoluzionari e negli al tri rivoluzonari, e badare

ad unire più del 95 per cento delle masse e più del 95 per cento dei quadri,

allo scopo di restituire colpo su colpo alle forze capitalistiche e feudali che

ci stanno violentemente attaccando ».

Come forze di classe sconfitte possano « attaccare violentemente » anche

dopo che si è verificata una radicale trasformazione rivoluzionaria, trova

ugualmente chiarimento in

Fanshen.

Ciò che la rivoluzione crea in ciascuna

delle sue fasi è una serie di forme sociali di transizione cariche di contrad-

dizioni e gravate dall'ipoteca d i una ideologia e d i una cultura arretrate.

Queste forme danno luogo a vecchi abusi in condizioni nuove, preparano i l

terreno alla restaurazione borghese e rendono necessaria una periodica rivo-

luzione dal basso. Tr e anni d i potere corruppero i n modo grave alcuni

giovani rivoluzionari d i Lungo Arco. Tut t i , ivi compresi i migliori e più

volenterosi, commisero degli errori. A meno d i quaranta mesi dalla libe-

razione del villaggio dal giogo dei giapponesi e del Kuomintang, si erano

determinate serie incrinature nel rapporto tra dirigenti e diretti, incrinature

che potevano fare i l gioco di forze di classe ostili o che addirittura potevano

far sorgere tali forze. Nessuna sorpresa che problemi di questo genere esi-

stano in tutta la Cina dopo 17 anni di potere rivoluzionario.

Socialismo: fase di transizione

Molti dei problemi relativi al periodo democratico-borghese descritto in

Fanshen

traevano origine dal predominio della proprietà privata dopo l a

riforma agraria. I l sistema tendeva a generare l'individualismo e l'ideologia

dell'interesse personale, specie t r a coloro che avevano ricevuto o ancora

detenevano sufficienti mezzi di produzione per pensare di potersela cavare

egregiamente per conto proprio. Si potrebbe arguire che, dopo l a colletti-

vizzazione dell'agricoltura e l a trasformazione dell'industria privata verso

la metà degli anni cinquanta, gran parte di queste contraddizioni e di questi

conflitti di interessi in seno al popolo siano stati superati, e con essi molte

delle contraddizioni tra dirigenti e diretti. Come spiegare allora la continua

crescita della burocrazia e del privilegio, l a comparsa di nuovi sfruttatori,

di nuovi individualisti contro i quali i l popolo ha lottato nel corso della

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