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Fanshen,

e nel giro di pochi annate di raccolti, l'alimentazione, la salute e la

mentalità del popolo cinese fecero un grande balzo in avanti.

Ogni trasformazione successiva dei rappor t i d i produzione — i l movi -

mento cooperativo i n agricoltura, i l consorziamento dell'artigianato, i l r i le-

vamento dell ' industria capitalistica e l'organizzazione delle comuni rural i

ha sprigionato nuove energie produttive. I l fat to che parte d i queste ener-

gie siano andate disperse a causa delle battute d'arresto dei pr imi anni '60

non modifica l a tendenza d i fondo del processo, al quale la rivoluzione cul-

turale ha o r a impresso una f o r t e accelerazione. Gi à s i par l a d i notevol i

progressi i n diverse fabbr iche e local ità, e t a l i progressi vanno mol t ipl i -

candosi. Non è di ff ici le prevedere che g l i esperti che hanno previsto una

catastrofe saranno ancora una vol ta smentiti.

La chiave del la trasformazione del la sovrastruttura nel la Cina d i oggi

è l o studio d i massa degl i scr i t t i d i Mao Tse-tung.

Fanshen

met te i n luce

il ruolo decisivo avuto da Mao i n una precedente fase del la rivoluzione e

aiuta a capire come egl i s i s ia guadagnato quell 'enorme prest igio d i cu i

gode oggi, prestigio che non è un mi to prefabbricato nel lo st i le d i Madison

Avenue, ma i l r isul tato d i una possente opera rivoluzionaria.

I l rapporto d i Shansi-Suiyuan d i Mao segnò la svolta del movimento d i

riforma agraria del 1948 nel la Cina settentrionale. Tu t t i quel l i che parteci-

parono al la r iunione de l circondario d i Lucheng nel giugno d i quel l 'anno

avvertirono l'enorme importanza d i quel discorso. Come membr i dei gruppi

di lavoro essi s'erano sforzati per mesi d i risolvere i problemi dei vi l laggi

ai qual i erano stat i assegnati, ma l a maggior parte sentiva che per ragioni

ancora poco chiare i l loro lavoro s i trovava a un punto morto. Sembrava

quasi che i l problema principale fosse l 'apatia delle masse, che i contadini

avessero perso interesse per la questione della r i forma agraria nel suo com-

plesso, eppure essi erano l ì per servire i contadini nè avevano al t ro scopo

all'infuori d i quello. I l discorso d i Mao risollevò gl i animi mettendo a fuoco

l'essenza del problema — una valutazione poco real istica del la situazione

locale e un'impostazione errata del l ' intera questione del la r i forma agraria.

Quando Mao fece notare che l a distruzione del feudalesimo rappresentava

i l f ine immediato, non l ' immediato benessere per ogni famigl ia contadina,

la maggioranza de i present i riconobbe quasi sub i to che propr i o questo

era i l nocciolo della questione. Essi provarono un profondo senso d i sollievo

e u n al tret tanto profondo senso d i grat i tudine personale verso Mao pe r

avere con tanto r igore sciol to i l nodo gordiano del la l oro frustrazione e

insieme delineato la natura del la realtà sociale del momento.

So che cosa provarono g l i a l t r i quadr i , perchè, partecipando anch' io

al lavoro de i grupp i del la r i f o rma agrar ia e desiderandone i l successo,

provai la stessa emozione. Era come se Mao ci avesse tol to d i dosso i l peso

di un grosso macigno. Di colpo fummo i n grado d i risollevare i l capo e d i

scrutare l ' intero orizzonte, ripercorrendo con l 'occhio i l tortuoso cammino

percorso e guardando innanzi a l l a st rada ampia e ret t i l inea su l l a quale

da quel momento i n poi avremmo dovuto marciare. Anzichè congedarci al la

stregua d i burocratel l i incompetenti, d i gente incapace d i lavorare seria-

mente, Mao c i i nc i tò ad intraprendere u n lavoro ancor p i ù impegnativo

e a padroneggiare le leggi dello sviluppo sociale come egli stesso era riuscito

a fare. Fu un'esperienza entusiasmante, che nessuno d i quel l i che l 'hanno

vissuta potrà mai dimenticare.