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La l inea d i Lin nelle università

La l inea « di sinistra)) por tata avant i da L i u Shao-chi nel l 'ul t ima fase

della rivoluzione culturale richiama questa linea « dei contadini poveri e dei

braccianti » per più d i un importante aspetto. I l vigoroso movimento degl i

studenti sorto nel giugno del 1966 rivolse i l suo attacco contro l e ammini-

strazioni universitarie e i n particolare contro Lu Ping, rettore dell'università

di Pechino, i l quale, legato a f i lo doppio agli screditati dirigent i del governo

municipale d i Pechino, Peng Chen e Wu Han, presiedeva un'università che,

nonostante i mo l t i moviment i d i r i forma, e r a ancora mo l t o s imi le a u n

istituto di studi superiori d i t ipo capitalistico. I l sistema degli esami, i corsi,

l'ideologia, i metodi d i insegnamento dei professori, tut to mi rava al la sele-

zione d i pochi elementi destinati ad ereditare i l potere e a gestire gl i affar i

del paese. I rampol l i del la borghesia d i Shanghai e Tientsin erano favor i t i

e andavano avanti. Student i meno preparati d i estrazione operaia o conta-

dina venivano discriminat i e costretti ad abbandonare. Quando g l i student i

si organizzarono per sollevare questi problemi, Lu Ping ricorse al la repres-

sione. Quando po i ,con l'appoggio d i Mao, i l movimento degl i student i s i

convertì i n protesta d i massa, L i u Shao-chi mandò a d organizzarla e a

dirigerla dei gruppi d i lavoro simi l i a quel l i inviat i nei vi l laggi rura l i del lo

Shansi nel 1948. Questi gruppi arrivarono con parole d'ordine mo l to r ivo-

luzionarie qua l i « Portare avant i l a rivoluzione cul turale f i no i n fondo »,

«Estirpare e distruggere l ' ideologia borghese », m a i n real tà spostarono

l'obiettivo dell'attacco dall'amministrazione universitaria al corpo insegnante

e studentesco globalmente preso.

Le squadre d i lavoro dissero al le masse universitarie che t r a l o r o s i

annidavano de i reazionari borghesi che andavano smascherati. Esse orga-

nizzarono de i gruppi d i cr i t ica-autocritica e l i r iuni rono i n lunghe sedute

dedicate all 'autocritica individuale e collettiva. I l r isul tato oggettivo d i que-

ste di ret t ive f u d i al lentare l a pressione sul la dirigenza e d i met tere g l i

studenti g l i uni contro g l i a l t r i nel la vana caccia ad un nemico inesistente

e comunque d i secondaria importanza. Ne l corso del la campagna d i mani-

festi mural i che accompagnò la successiva discussione, quel l i che criticavano

i l Part i to comunista vennero fat t i passare per reazionari, messi agl i arrest i

domiciliari e sottoposti ad attacchi d i massa organizzati. Ci vol le del tempo

prima che g l i student i s i rendessero conto d i quanto stava accadendo, s i

unissero e, ottenuto l'allontanamento del le squadre d i lavoro, svolgessero

un'indagine pe r scoprire i n pr imo luogo perchè i gruppi erano venut i e

chi l i aveva inviat i . Fu questa indagine condotta dal basso, ad opera degl i

stessi studenti, che sottopose pe r l a pr ima vol ta L i u Shao-chi al la cr i t ica

pubblica. Le decisioni del CC dell'agosto del 1966 contribuirono a rimettere

in carreggiata l ' intero movimento, concentrando i l fuoco l à dove andava

concentrato, su « quelle persone i n posizione d'autor i tà che avevano preso

la via capitalistica ».

Già ne l 1963, a l tempo de l movimento d i educazione socialista nel le

campagne, L i u Shao-chi aveva usato l o stesso metodo per tentare d i insab-

biare la cri t ica d i massa ai quadri d i destra. Le dirett ive d i Mao invitavano

la grande maggioranza del popolo e de i quadr i a smascherare i l «pugno

di persone i n posizione d i autor i tà che avevano preso l a v i a capi tal ista»

nelle campagne. L i u r igi rò l'attacco i n direzione degli stessi quadr i d i base,

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