

favorito una straordinaria diffusione dell'informazione pol itica, e l a massi-
ficazione degl i strument i d i una coscienza cr i t ica nei giovani.
I l carattere ambiguo della cul tura di massa non riguarda beninteso solo
la sua di ffusione a l ivel lo medioborghese, ma anche a l ivel lo piccolo bor-
ghese e operaio; e non concerne solo l a di ffusione del la car ta stampata
(di cui i l ibr i sono una parte minima) ma soprattutto la massificazione delle
informazioni e del la loro ideologia mediante l a televisione. Così, l a cul tura
di
massa è solo una parte del sistema d i valori del la società, e le sue con-
traddizioni n o n possono veni re ident i f icate s e n o n nel l 'ambi to d i a l t r e
contraddizioni che riguardano i problemi p i ù svariat i , come l a c r i s i del -
l ' istituto fami l iare, l e conseguenze dell'industrializzazione, dell ' inurbamento
e del le immigrazioni, i l livellamento nazionale dei valor i cul tural i regionali,
e anche, ma non ul t ima, l a presenza d i una for te sinistra organizzata.
Malgrado ciò, riteniamo non si debba trascurare i l punto specifico del la
contraddizione che si viene a creare f ra la
quantità
dell'informazione forni ta
da, scuola, l i b r i , r iviste, giornal i , radiotelevisione, e l a
qual i tà ideologica
del modo d i presentare i fat t i mediante menzogne, omissioni, falsificazioni.
L'ipotesi è che in certi casi, su certe categorie di persone, su certi argomenti,
l'ideologia non riesca a coprire t u t t i i fat t i , e che questo accada perchè l a
stessa di ffusione del la cul tura è stato uno de i mot i v i che ha favor i to l a
massificazione d i una coscienza cr i t ica, soprat tut to ne i giovani e soprat-
tutto f ra i « tecnici» d i cui ci stiamo occupando. I l Vietnam è uno dei temi
su cui la copertura ideologica è parzialmente fal l ita, e non a caso su questa
contraddizione capitalista è stato possibile mobi l itare for t i lotte.
Anche qu i dunque s i veri f ica una relat iva preminenza, rispetto a l pas-
sato, del le contraddizioni soggettive s u quel le obiettive: c i oè l a presenza
di una presa d i coscienza, spesso sorprendentemente rapida, del significato
generale
d i contraddizioni part icolari . L'intellettualizzazione che è a monte
della protesta è verificabile così anche a val le d i essa e s i traduce talora
in si tuazioni paradossali, pe r c u i a una tendenziale intel l igenza pol i t ica
della total i tà non fa riscontro un adeguato impegno prat ico che indichi i n
una data situazione d i lavoro possibilità d i lot ta contro i l capitale. Sembra
dunque si debba constatare una situazione opposta a quella che s i riteneva
vera alcuni anni o r sono: i l tecnico ha di ff icol tà a ribel larsi non tanto per-
chè è prigioniero di una ideologia borghese, ma perchè è inserito in un mac-
chinismo organizzativo abbastanza for te da impedi rgl i d i concretare i l suo
dissenso i n un modo che non sia ne corporativo ne ri formist ico.
Esistono a questo punto due per icol i oppost i e ben not i : i l pr imo è
quello d i privi legiare l a presa d i coscienza e l a r ivol ta dei col let t i bianchi,
ignorando l ' impotenza e l a genericità che der iva da l l o r o isolamento; i l
secondo è quel lo d i continuare a at t r ibui re a l proletariato operaio una co-
scienza piena d i t u t t i g l i aspetti del la contraddizione f r a capitale e lavoro,
negando quindi a studenti e tecnici i l ruolo d i alleati necessari, come porta-
tori del la coscienza d i taluni degl i aspetti generali del la contraddizione.
I l problema del la possibile azione pol i t ica d i student i e professionisti
si r ivela dunque complesso, composito e contraddittorio, quale è i n realtà,
quando s i r inunc i a uni f icar lo sot to l 'etichetta generica del la « proletariz-
zazione » dei ruol i tecnici e professionali. Perfino nell ' industria, dove questa
proletarizzazione è reale, essa non è affatto un fenomeno semplice, perchè
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