

troppo statica, e i di r igent i A.N.R. considereranno questo come elemento a
loro favore, per farsi aff idare l a gestione del la trattat iva.
In aula è presente anche i l rappresentatne della C.G.I.L. venuto a portare
la sol idarietà de i lavorator i ed i l suo cont r ibuto tecnico pe r risolvere l a
vertenza. L a sua presenza chiaramente diminuisce l ' impor tanza d e i due
membri del sindacato A.N.R.
I l presidente del di ret t ivo A.N.R. inizia un discorso i n cu i cerca d i f a r
apparire l'agitazione i n at to come una l i t e t r a membr i del lo stesso s i n p -
cato. Dopo quasi 10 giorni di occupazione penserà ingenuamente che l'assem-
blea possa vedere l a propr ia lot ta i n termini così mistificati. Pe r avallare
questa sua posizione legge una lettera che i non occupanti hanno portato al
sindacato. Nella lettera le banalità sono così grossolane che l'unicò risultato è
quello d i divert ire l'assemblea.
I rappresentanti del sindacato comprendono d i non aver imboccato l a
strada giusta: l'assemblea infat t i è sufficientemente matura per respingere
questi ricatt i . Non resta che dichiarare i l pieno appoggio, questa vol ta sola-
mente agl i occupanti, ma alcune precise domande d i chiarire i termini del-
l'appoggio vengono eluse. L'assemblea pretende delle chiarificazioni non solo
nel caso specifico, ma sul la l inea pol i t ica del sindacato, che dopo i l Con-
gresso d i Pisa rappresenta solo alcune correnti, ed ha da lungo tempo un
preciso carattere clientelistico.
Le chiarificazioni non possono essere date; i l discorso si f a ricattatorio.
I l sindacato accetta d' intervenire nel la l o t t a solo se delegato a condurre
la trattativa. Un periodo d i occupazione abbastanza lungo ha ormai chiar i to
i l significato del le deleghe; l'assemblea r i f i u t a questa strumentalizzazione.
I l sindacato interverrà nel la lot ta, ma solo come strumento per avviare l e
trattative, insieme con una delegazione degl i occupanti. Al le trat tat ive l'as-
semblea chiede che siano presenti anche rappresentanti della C.G.I.L.
16 Maggio: «Ricerca
o rivoluzione» è i l t i tolo di un articolo ispirato dai
non occupanti a i giornal isti del «Mat t ino ». E ' iniziata da parte d i ch i sta
fuori l a campagna d i stampa su « I l Resto del Carl ino », su « La Nazione »,
seguita da « La Stampa», da « I l Corriere del la Sera ». Ul t imo intervento
sarà quel lo del « Roma », giornale d i proprietà d i Lauro che è i l portavoce
della destra monarchica e fascista.
17 Maggio:
Non avendo trovato troppo credito presso la redazione napo-
letana de «L'Uni tà », i non occupanti tentano l a strada del Comi tato Cul-
turale de l par t i to. S i presentano i n cinque con una lunga let tera che dà
la sol ita versione dei fat t i : « riteniamo che i l gruppo d i persone che guida
la sezione autodefinitasi Tricontinentale, m i r a a d i s t i tu i re u n regime d i
falsa democrazia. I l loro f ine non è un rispetto dei d i r i t t i sociali ed econo-
mici del le persone nel l 'ambi to del le l o r o competenze, ma l a demagogica
attribuzione d i competenze inesistenti ed illusorie. Infat t i veniva deciso che
tut t i i membr i del la sezione Tricontinentale dovessero a t u r no lavare l a
vetreria e che l'assemblea d i sezione fosse sovrana nei conf ront i de i pro-
grammi scientifici e del la distribuzione dei fondi per viaggi e missioni. I l
successo d i una pol i t ica quale quel la indicata dal la sezione Tricontinentale,
cioè mist i f icatoria, o l t re a danneggiare i l personale, avrebbe por tato a l l a
fine del le at t ivi tà scientifiche del Laboratorio, come infat t i r isul ta evidente
dalla affievol ita produzione d i quella sezione. I l regime assembleare ist i tui -
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