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veste « scientifica » scelte che sono in realtà politiche, e rappresenta i l punto

di inizio d i una futura impostazione per i l discorso d i fondo sul la colloca-

zione sociale del la ricerca e del « lavoratore del la ricerca ».

In questa fase c i s i rende conto più che mai del la necessità d i agganci

ad al t re situazioni specifiche nel campo del la ricerca ed a l t r i campi, senza

i qual i l a lot ta r imar rà un fat to esclusivamente corporativo e quindi svuo-

tato d i significato ol t re che facilmente riassorbibile.

Si r i t iene pertanto d i vi tale importanza di ffondere all'esterno i mot i v i

della nostra agitazione, per trovare i n al t re situazioni dei t emi comuni d i

lotta

che confluiscano nel grande f i lone del la lot ta operaia.

L'assemblea nel frattempo ha terminato la stesura dell'ordinamento e l o

invia al la Direzione, dando due giorni d i tempo per rispondere.

12 Maggio:

La direzione non ha risposto all'assemblea sull'ordinamento,

ma a i singoli membr i è stato inviato un questionario int imidator io dove s i

chiede d i dichiararsi occupanti o cont rar i all'occupazione.

Nel pomeriggio viene l 'on. Macciocchi, giornalista e deputata del P.C.I.

Era stata corrispondente da Par igi durante i l maggio francese. Farà una

lunga intervista e incontrerà l e simpat ie dell'assemblea dando credi to a l

partito che rappresenta. L'art icolo che scriverà sarà r icco d i immagini ed

è una adesione entusiasta a i temi e all 'atmosfera dell'occupazione. L'aver

capito senza fraintendimenti i temi pol i t ici d i lot ta e averl i esposti nel l 'arti-

colo sul la pagina nazionale del giornale, si capirà essere stato un at to sgra-

dito a certe gerarchie del part i to.

La di rezione viene considerata dimissionar ia dall'assemblea. L a mo -

zione che approva questa decisione verrà resa nota al la stampa e a l CNR.

13 Maggio:

S i prendono i p r i m i contat t i con i l sindacato A.N.R., s i

cerca d i mettersi i n contatto con i l Presidente del CNR che però è irrepe-

ribile per tut ta l a giornata.

I profughi non occupanti frat tanto, dopo i p r imi giorni d i bivacco

d i

emergenza, ora a casa dell'uno, ora a casa dell'altro, giungono al la decisione

che per l a l oro digni tà e per dare una sede provvisoria a l Laboratorio i n

esilio, è conveniente p i ù che dialogare con g l i occupanti, r ivolgersi a l l a

direzione del l 'Hotel Continental, sul lungomare Caracciolo.

Dalla stampa faranno anche diffondere un comunicato i n cui, come nota

patetica, si afferma che in quelle incredibi l i condizioni d i disagio, essi conti-

nuano a svolgere i l lavoro d i ricerca legato con l o svolgimento d i « un im-

portante corso internazionale ». Sembrerà un bol lettino di guerra e divert irà

l'assemblea degli occupanti. Si saprà da indiscrezioni, che anche i non occu-

panti scelgono come forma d i l ot ta quel la dell'assemblea permanente. Sa-

ranno pochi, questo non sarà motivo sufficiente a scoraggiarli i n quella loro

opera da sempre def ini ta «costrut t iva e democratica ».

14

Maggio:

I l CNR pone come pregiudiziale pe r l 'avvio d i t rat tat ive

che s i cessi l'occupazione.

Nel pomeriggio arrivano i dirigenti del sindacato A.N.R. Si sono proposti

di giocare un ruolo fondamentale nelle trattative, e mol t i elementi di giudizio

faranno pensare che, come è già successo i n al t re situazioni •di lot ta, v i

possa essere già un accordo t ra loro e i l CNR.

La loro venuta era attesa dall'assemblea come sbloccante una situazione

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