

neamente, vengono distr ibui t i gl i stipendi agli al t r i cinque borsisti occupanti,
decurtati del 20%. L'amministrazione fa sapere che tale decurtazione prose-
guirà f i no a completa estinzione de l debi to contrat to con i l L IGB pe r i l
tempo-lavoro perduto durante l'agitazione.
4
Giugno:
Nella sede occupata ha luogo una conferenza stampa, nella qua-
le si denunciano gl i odiosi provvedimenti amministrativi. I non-occupanti in-
travedono i n questa situazione la possibilità d i r i farsi una verginità (anche
parziale), attraverso l a fac i le sol idarietà con i co l p i t i da l l a rappresaglia
buzzatiana, e chiedono d i partecipare al la conferenza stampa, a f ianco
dicono — degli occupanti. Dimenticano, o vogliono dimenticare, la loro corre-
sponsabilità nel la vicenda. Gl i occupanti respingono l a manovra: i l gruppo
estromesso attenderà fuor i dai cancelli l 'uscita dei giornalisti, ai qual i potrà
manifestare tut to i l suo dolore.
6
Giugno:
Ha luogo a Milano i l primo incontro con Arnaudi. Entrambe le
parti sono piuttosto caute. L'unico risultato tangibile sarà l'impegno del Com-
missario pe r una rapida revoca del le misure cont ro i bors i n i . I n effet t i ,
queste misure avevano sollevato reazioni vivaci ed indignate i n ambient i
politici, sindacali, universi tar i e scient i f ici . S i registrano alcune singolar i
eccezioni, da parte d i qualche bri l lante biologo molecolare del la « sinistra »
dei salotti romani, la cui f i rma d i solidarietà non viene concessa: i n questi
casi s i preferisce evidentemente solidarizzare con i l collega ex-direttore i n
difficoltà. Quattro giorni dopo, i l Presidente del CNR invierà al la sede occu-
pata un telegramma annunciante l a sospensione dei provvedimenti contro i
borsisti. Mol t i , f r a i qual i alcuni non occupanti «progressisti », rivendiche-
ranno la paternità del mer i to d i questa sospensione, riscuotendo però scar-
sissimo credito.
9
Giugno:
I l personale amministrativo occupa la sede centrale del CNR;
nella mozione che decide l'occupazione c i s i ricol lega a i mo t i v i d i l o t t a
del LIGB.
L'intera giornata trascorre i n vivaci discussioni: c i si chiede se si hanno
sufficienti garanzie per porre termine al la occupazione. Anche i n seguito ai
consigli dei rappresentanti del la CGIL, l'assemblea decide unanimemente d i
non r iapr i re i l laboratorio pr ima d i aver avuto un incontro con Arnaudi.
Nel f rat tempo scoppia una cr i s i ne l di ret t i vo nazionale del l 'ANR, i n
quanto i l pu r blando appoggio dato al la lot ta che ha luogo a l LIGB viene
sconfessato dal gruppo p i ù retr ivo degl i aderenti che sono i n maggioranza
al vertice del sindacato. Questo, nel momento i n cui dal la base provengono
invece ampie solidarietà, dà una esatta misura della incapacità del sindacato
autonomo d i dare un appoggio reale a dei moviment i d i base.
11 Giugno:
Ha luogo a Napoli i l secondo incontro con i l Commissario, alla
presenza d i rappresentanti della CGIL. La discussione è mol to approfondita;
sembra che Arnaudi si renda conto della situazione del laboratorio e soprat-
tutto del le cause che hanno promosso l'occupazione. S i impegna aff inché
tali cause cessino e ad elaborare a l p i ù presto assieme con i l personale i l
regolamento definitivo. A l r i torno del la delegazione l'Assemblea Generale a l
completo discute f ino ai tarda notte sul da farsi. Viene fat ta un'analisi pol i-
tica degl i elementi che caratterizzano questo momento d i lot ta. S i decide
di r iapr i re i l laboratorio: è chiaro però che la sostituzione del vecchio diret-
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