

«Corriere della Sera », d i cui è collaboratore da anni, perchè i n questo mo-
mento, come sempre nel le di ff icol tà, cerca al leat i a sinistra. L a naturale
collocazione de l l e sue argomentazioni av r à luogo comunque, come s i è
detto, pochi giorni dopo.
Dopo le ferie pasquali, per i l gruppo d i potere dei ricercatori, stret t i d i
fatto at torno al la direzione, anche se incamminat i su una pol i t ica diversa
(potere alternativo), sono ormai matur i i tempi per ristabi l ire l 'ordine e le
gerarchie.
10 Apr i le:
L'assemblea è convocata sui temi : sede definitiva, risposta a i
giornali, modal i tà d i elezione del la C.I. I ricercatori ritengono denigratoria
la campagna d i stampa attuata dal la direzione, e s i cerca quindi d i creare
un fronte unito. A questo punto è chiaro che devono essere isolati gl i inter-
vistati come i ver i leaders del la contestazione e l a direzione che reclamizza
le loro utopie i n modo al larmistico presso l 'opinione pubblica, scavalcando
la « serietà d i intent i » del la maggioranza dei ricercatori. I ricercatori, con-
vinti che i ben pensanti ne l laborator io siano senz'altro i p i ù, ri tengono
necessario uno sforzo comune tendente a l r ient ro i n assemblea dopo una
drammatica uscita. Con una lettera si chiede una dichiarazione assembleare
che l i i nv i t i a r i tornare i n assemblea. I l tono del documento s i commenta
da solo: « I sottoscri tt i ricercatori, dato che non partecipano a questa as-
semblea generale, ritengono doveroso spiegare i l mot ivo del la loro assenza.
I l mot ivo consiste nella netta impressione che essi hanno che nel laboratorio
abbia preso piede una analisi tendente a rappresentare i rappor t i t ra ricer-
catori e non r icercator i i n termini d i l ot ta d i classe. Se questa anal isi è
condivisa dai più, la partecipazione dei ricercatori all'assemblea può essere
intesa solo come manovra paternalistica o comunque strumentale. Se invece
una larga maggioranza del laboratorio ritiene che, pur nell'ambito d i diverse
categorie i cu i interessi non sono sempre coincidenti, possa e debba esser
tentata una pol i t ica a lungo raggio comune e basata sugl i interessi comuni,
noi sottoscritti siamo ancora disposti a collaborare perchè una impostazione
comune sia data a i problemi attualmente sul tappeto e che i n questo mo-
mento riguardano, ol tre all'ordinamento, la sede e l 'attuale campagna stam-
pa che è d i danno per i l laboratorio. La richiesta pregiudiziale che poniamo
per i l nost ro r ient ro è qu i nd i solo che s i chiariscano que l l i che devono
essere i rapport i t ra ricercatori e non ricercatori e che ci sia un impegno a
cercare di procedere insieme al di fuor i di astratti schemi di lotta di classe ».
L'assemblea generale non è convinta del la astrattezza d i cer t i schemi
di classe e non r i t iene quindi d i dover fare alcun invi to.
15 Apr i le:
L' impossibi l i tà da par te del la direzione d i control lare una
situazione che non r ient ra nei suoi schemi d i gestione autoritaria, impone
di poter esercitare esemplarmente i l control lo su almeno qualche categoria.
Si sceglie l 'unica categoria de l laboratorio senza protezione sindacale, ma
in quel momento più conscia del proprio ruolo di sfruttata: sarà quindi una
scelta sbagliata.
I borsist i assieme a cer t i consulenti st ranier i sono st rument i d i una
politica d i produzione che i l laboratorio va conducendo da alcuni anni. Da
parte del gruppo d i potere si è pensato d i poter aumentare l o sfruttamento
e diminui re l e capaci tà rivendicative del le categorie s tab i l i a contrat to,
creando gruppi di persone, senza garanzie contrattuali, da incentivare facen-
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