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Cattolica:

I l

l o

d i marzo usciva un documento del Movimento, f r u t t o

della riflessione collettiva, che analizzava i l ruolo dei tecnici in generale nella

società capitalistica, i l loro lavoro sempre più parcellizzato ed alienato e l a

funzione della scuola come istituzione d i formazione professionale i n cui gl i

studenti iniziano a subire alcuni aspetti del la condizione futura. L'agitazione

che al lora iniziava e che sboccava nel la massiccia assemblea e nel la occu-

pazione del 20 marzo aveva queste caratteristiche (12) :

di cost i tui re una crescita pol i t ica d i t u t t a l a massa studentesca

sui temi pol i t ici generali: r i f orma del la scuola, lot te sociali, condizioni d i

tecnici e insegnanti, Nato, che l e avanguardie sollevavano direttamente;

la lot ta contro l a Ri forma Sul lo ( i n quel periodo sbandierata da i

giornali) e cont ro l e r i forme e l a repressione, obiet t ivo dell'occupazione,

non scaturiva solo da considerazioni interne al la scuola ( l ot ta cont ro ogni

riforma, perchè l a r i forma non può che aumentare l a selezione e l a mani-

polazione d i classe [ come c i pare al cuni compagni roman i abbiano i m-

postato l a l ot ta a Roma] ) , ma soprat tut to dal l 'anal isi generale che nel la

società capitalistica le contraddizioni che investono la scuola e tut te le forze

di lavoro tecnico-scientifiche addette al la progettazione, a l control lo ed al la

distribuzione della produzione, sono le stesse che oppongono capitale e lavoro

salariato, e che perciò l e r i f orme non possono sanarle ma a l cont rar io

acuirle.

Nella fase successiva allo sgombero della polizia ed al la serrata del-

l'Un., fa l l i to i l tentat ivo d i generalizzare l a l ot ta a l r i formismo-repressivo

(anche perchè dopo le dimissioni d i Sullo, la r i forma venne r inviata al '70)

le avanguardie del M.S. fecero l a scelta d i non riprendere l a lot ta i n Uni -

versità (che poteva svilupparsi al l ' incirca intorno a temi rivendicativi qual i

quelli del Pol.) e si impegnarono invece a fondo in una riflessione cri t ica sui

l imi t i de i Moviment i d i massa, del l ' indutt ivismo soprat tut to, e de l l a ne-

cessità d i elaborare abbozzi strategici basat i s u una anal isi d i classe. A

questo scopo, e i n questa fase, è apparsa la necessità che i quadri studente-

schi, come quadr i pol i t i c i t ou t -court, s i colleghino direttamente ag l i a l t r i

settori del la l ot ta d i classe pe r permettere l'emergere, nel le l ot te e nel la

critica, d i queste indicazioni. L a specifica f o rma organizzativa d i questo

rapporto f r a Università ed intervento esterno è realizzata per ora nel

Col-

lettivo teor i co-pratico,

come st rumento d i collegamento che, forse, a l l a

scadenza d i ot tobre pot rà avere elementi pe r arr icchi re i l dibat t i to sul le

lotte studentesche.

In complesso se vi sono stat i enormi scompensi e grossi error i nel M.S.

di Mi lano, l 'enorme disponibi l i tà e potenzialità del le masse, e l e proposte

spesso minimal iste e disorganiche del le avanguardie, e f r a l'esigenza emer-

gente di una linea strategica chiara e definita e i tentennamenti e i cambia-

menti d i rot ta dell'avanguardia, non c i pare azzardato t rar re conclusioni.

Sulle avanguardie.

— L a polemica avanguardia i n t e r na -avanguardia

esterna sembra oggi inattuale. L'avanguardia è tale se sa indicare e proporre

una prospettiva: oggi una prospettiva per i l M.S. c i sembra possa emergere

solo da una anal isi d i classe e da una modificazione del le lot te d i massa

nella direzione indicata. Oggi, molto più di prima, è necessario dunque costi-

tuire del le forme d i lavoro del le avanguardie per adempiere questo scopo

preciso, collegarsi direttamente con le al tre lot te e coinvolgere tut te le forze

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