

disinvestimenti che, nonostante l'instancabile compagna demagogica condotta
dai mezzi di comunicazione di massa, si riflette in uno stato di malessere che
si va diffondendo tra la popolazione. L'SDS berlinese considera concretamente
possibile, una volta rotto l'isolamento del movimento studentesco e realizzata
un'alleanza con le masse operaie oggettivamente minacciate dalle scelte poli-
tico-economiche operate rispetto a Berlino ma ancora sorde ai discorsi alterna-
tivi portati avanti dagli studenti, i l € porre la questione del potere in questa
città ».
€L'allargamento del campo antiautoritario a Berlino occidentale, in parti-
colare all'Università Libera, è inscindibilmente connesso con le azioni legali,
semilegali e illegali contro le più svariate forme di oppressione, di maschera-
mento e di manipolazione praticate dalle oligarchie burocratiche dominanti. Le
azioni permettono anche la determinazione sempre più chiara dei contenuti del
nostro movimento politico. La nostra parola d'ordine della "democrazia del-
l'università" è stata una tappa intermedia nel nostro processo di apprendimento
politico. Un'università democratica in una società autoritaria, in cui le masse
vengono sistematicamente private di ogni possibilità di emancipazione, è un'im-
possibilità logica. Democrazia senza attività autonoma cosciente degli uomini
èdominio delle oligarchie burocratiche.
€La minorazione intellettuale delle masse è straordinariamente elevata, ai
segnali dei dominanti esse reagiscono con l'adattamento e — se necessario
con una morale di lavoro rafforzata. Le difficoltà strutturali che incominciano
a farsi sentire nella RFT e a Berlino occidentale possono venir superate dai
partiti e dalle burocrazie dominanti nel corso di un processo di "formazione" di
parecchi anni, se da parte nostra questa "possibilità aperta" non viene utilizzata,
attraverso un'intensificazione costante dell'azione, per sviluppare l'attività auto-
noma di "minoranze" sempre più larghe, per dar loro la coscienza e la volontà
rivoluzionaria di sovvertire radicalmente i l sistema di istituzioni esistente, nel
quale esse non hanno alcuna possibilità d i farsi sentire. Questo processo d i
allargamento del campo antiautoritario non deve sfociare nella costituzione
di un "partito socialista". Esso deve piuttosto rispondere ai provvedimenti spe-
cifici che mira a mettere in atto i l sistema (leggi di emergenza, sdemocratizza-
zione delle istituzioni e concentrazione della stampa) attraverso centri d'azione
di tipo consiliare, centri che guidino le azioni, e deve condurre alla costituzione
di veri e propri consigli d i operai, impiegati, scrittori, studenti universitari
emedi ecc. eletti direttamente dagli uomini politicizzati, e che possano in ogni
istante venir privati del loro mandato dalle masse coscienti. Questa democrazia
reale, nella quale gli uomini possono intervenire direttamente e immediatamente
sul loro proprio destino, è l'unica possibilità di realizzazione di una società in
cui la dominazione dell'uomo sull'uomo sia ridotta al minimo ancora necessario
osoppressa del tutto. I l parlamento è un momento diretto nella dominazione
delle masse tenute nell'incoscienza, e proprio per questo deve da noi essere
respinto i n ogni caso. Obiettivo della prossima tappa delta nostra battaglia
politica è quindi i l sorgere di consigli i quali' in quanto organismi di lotta di
uomini coscienti, dirigeranno lo scontro con la macchina violenta della buro-
crazia ».
' L e posizioni di fondo sostenute in questo scritto esprimono appieno la novità
delle concezioni del gruppo berlinese rispetto a quelle precedentemente domi-
nanti nell'SDS, e sono attualmente oggetto d i un'aspra discussione interna,
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