

ritardo nell'aumento della produzione rispetto alle sue possibilità tecniche, l'im-
portanza crescente della produzione di armamenti per la riproduzione comples-
siva della società, la dilatazione dell'apparato burocratico e amministrativo che
ciò comportava, la diminuzione della quota degli operai a favore degli impiegati
edell'intelligenza tecnica ecc., condussero a una tensione tra gl i ambiti della
società e dell'economia che necessitavano di un supporto da un lato, e i settori
in espansione e che garantivano profitti elevati dall'altro. Lo stato orientato in
base al potere equilibra questa tensione nell'interesse del sistema. Esso garantisce
un saggio di profitto più o meno elevato ai settori industriali che abbisognano
di un appoggio esterno, al fine di non far sorgere contraddizioni sociali globali.
Come dimostrano esempi degli USA e dell'Inghilterra, esso non esita neppure a
procedere contro imprese industriali orientate esclusivamente in base al profitto,
nell'interesse della conservazione del dominio del sistema nel suo insieme ».
I tentativi d i pervenire a una pianificazione economica che i l governo
tedesco sta attualmente effettuando, gl i sforzi miranti alla realizzazione della
.«società formata ». 'rientrano in questa tendenza del capitalismo dei nostri gior-
ni.
In
questo quadro si inserisce tra
l'altro,
con lo scopo di una trasformazione
della struttura della forza-lavoro resasi necessaria, la « razionalizzazione dell'uni-
versità ». Ma poichè lo stato non intende far ricorso a una rapida soluzione di
tipo .« liberistico » che comporterebbe disoccupazione di massa e uno scontro
ben più duro nelle università, la realizzazione di questo obiettivo richiede un
lasso di tempo prolungato. Questa è l'occasione che le minoranze d i sinistra
devono cogliere sul piano dell'intervento politico d i nuovo tipo. Nel corso di
tutta questa fase di € formazione » della società autoritaria di nuovo tipo, che
comeabbiamo visto comporta anche la « razionalizzazione » e l'adeguamento del-
l'università, sussiste la possibilità di accrescere i l potenziale cosciente, disponi-
bile per una trasformazione totale della società, e di organizzarlo attraverso le
azioni e la presa •di coscienza critica. Naturalmente una situazione rivoluzionaria
non si potrà produrre a breve scadenza se non in seguito a radicali mutamenti
della situazione politica internazionale; tuttavia essa non è neppure da esclu-
dere '(15).
Il Vietnam e gli sviluppi in America Latina costituiscono l'« aspetto ogget-
tivo » dell'e attività soggettiva » ssvolta dalla minoranza cosciente in una situa-
zione come quella tedesca. « Proprio per questo la proposta di Habermas di una
",conservazione difensiva" delle nostre posizioni è in ultima istanza controrivo-
luzionaria, poichè essa non vede che dobbiamo ‘e possiamo conquistarci delle
posizioni attraverso l ' "azione offensiva"... I l perfezionamento e la prosecuzione
del metodo dei centri d'azione come forme di centrali decentralizzate per la
mobilitazione di minoranze politiche contro le tendenze autoritarie nella società,
ci permetterà la *prosecuzione delle azioni politiche all'interno e all'esterno del-
l'università'». Questa teoria e questa prassi politica hanno trovato una conferma
nella lotta condotta a Berlino, dove i l movimento ha raggiunto un grado di
sviluppo tale i da potersi porre come obiettivo politico la conquista d i masse
operaie minacciate da disoccupazione a causa dell'abbandono materiale in cui
versa la città. 'Da alcuni anni .a questa parte non solo non vi vengono effettuati
nuovi investimenti, ma viene addirittura seguita una sistematica politica d i
(1-5) Cfr. in .próposito l'introduzione di Gaston Salvatore e Rudi Dutschke a
Schaffen wir
•
'drei,• vide Vietnam, Kìeine
Revolutionàre Bibliothek (1), Oberbaumpresse Berlin, riportata
nei documenti.
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