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il giudizio negativo espresso nei suoi confronti e, dopo le vicende clamorose

di una folle estate politica resa possibile dalla stupidità degli oggetti dei suoi

lazzi, è caduto nell'impotenza e nel qualunquismo. Nei fat t i « prassi totale »

ha significato rinuncia alla teoria, motivata in programmi ambiziosi quanto con-

fusi, attivismo d i nuovo tipo, fondato sulla provocazione sistematica indiffe-

rente a ogni considerazione tattica, abbandono di ogni concezione strategica,

«comunismo primitivo » nella vita quotidiana: si dividevano i pasti e le espe-

rienze sessuali. La comune ha trovato la sua adeguata espressione politica nella

frase lapidaria « cosa m'importa del Vietnam — io ho difficoltà a pervenire

all'orgasmo »; forse inizialmente ha anche spaventato ciniche borghese parti-

colarmente cretino, poi ha incominciato — purtroppo — a divertirlo.

Oltre ad avere insegnato qualcosa sul piano di nuovi metodi. di azione poli-

tica (« dimostrazione passeggiata» ecc.), e di una prassi provocatoria (10), non

si può negare che la vicenda del gruppetto abbia anche messo in luce nell'SDS

tutta una problematica umana che, se non è stata certo risolta con l'esperienza

cieca, piccolo borghese e tendenzialmente integrata della comune, rimane però

indubbiamente aperta all'interno d i un'organizzazione rivoluzionaria che non

voglia trovare un falso rifugio nella costituzione di un'organizzazione istituzionale

burocratica con cui i l singolo si possa comodamente identificare*. I l problema si

pone con urgenza tanto maggiore in una situazione di capitalismo maturo, dove

la lotta si prospetta di lunga durata e privata della possibilità socialdemocratica

di conquistare obiettivi parziali acquisiti una volta per tutte, e quindi gratifi-

canti per i militanti impegnati nel processo. La fuga irrazionale nella realizza-

zone immediata dell'utopia ha fatto esplodere un problema che, se è stato risolto*

verso l'esterno coll'espulsione degli « pseudosinistri », all'interno ha fatto pren-

dere coscienza di una problematica effettiva, sulla quale la discussione non si

esaurirà tanto presto: quella dei rapporti interumani in un'organizzazione che,

pur battendosi per la soppressione del sistema; opera al suo interno collocando

il militante in un'obiettiva situazione dissociante, alla quale solo l'effettivo pro-

cedere del processo rivoluzionario può porre rimedio (11).

I l precisarsi delle posizioni teoriche, lo scontro con Habermas, la discussione

con Marcuse e i l progressivo enuclearsi di una visione strategica stretta-

mente aderente all'azione concreta del movimento di opposizione:

L'azione violenta sollecitata dal senato accademico, ippoggiata dalle

rità cittadine emessa in opera praticamente dalle unità paramilitari della polizia

berlinese, i l 2 giugno 1967, contro gli studenti intervenuti a una manifestazione

contro lo Scià di Persia, ha contribuito a un'accelerazione della presa di coscienza

in larghe masse studentesche e ha portato i l discorso dell'SDS di Berlino a pre-

cisarsi ulteriormente fino ad assumere i contorni, sia pure ancOra imprecisi mino

alcuni aspetti, di una vera e propria strategia rivoluzionaria:

Al Congresso svoltosi a Hannover pochi- giorni dopo gli incidenti per discu-

tere le possibilità materiali di resistenza, i l fro" nte politico ha subito un'ulte-

riore chiarificazione teorica nello scontro tra le posizioni del sociologo marxista

(10) Vedi ad esempio i l volantino riportato tra i documenti in appendice.

(11) I l problema è stato anche delineato in termini teorici; cfr. ad esempio i l documento ripor-

tato in appendice.