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scontento con pubbl ici seminar i e po i generalizzare campagne d i vaste pro-

porzioni a l l imi t e de l l a legal ità. Due saranno l e conseguenze:

a) obiet t i v i po l i t i c i general i come « N o a l l a NATO'> perderanno l a

loro dimensione par lamentare. S i cap i rà i l col legamento f r a compromis-

sione personale e compromissione nazionale.

b) L a mobi l i tazione d i massa creerà una net ta l inea d i demarcazione

con i l nemico. Di et ro a l velo de l dovere, vedremo i n faccia i lacchè del la

guerra. Ch i sarà con n o i sper imenterà d i persona i l nesso esistente f r a

università e ist i tuzioni repressive.

I FUORISEDE

Un'altra f o rma d i espansione po l i t i ca de l l a l o t t a universi tar ia p o t r à

avvenire impostando correttamente i l lavoro de i suoi fuorisede.

I l fuorisede ne l suo centro d i provenienza è un privi legiato, a Roma è

un oppresso. I n prov inc ia f a r e l 'universi tà è una prerogat iva d i él i te. A

Roma i l fuor isede è cost ret to a inser i rsi i n u n c i r cu i t o d i segregazione:

pensioni, mense, r i t r ov i ecc. I l costo del la v i t a ci t tadina g l i impedisce d i

frequentare l e lezioni , d i studiare come g l i a l t r i , egl i f inisce p e r laurearsi

(quando s i laurea) i n modo stentato, con medie basse, diventa un laureato

di seconda categoria, pronto per l a disoccupazione intel let tuale ci t tadina o

per que i pos t i d i uf f icio i n provincia che r ichiedono ann i d i concorsi e

abituano a l l a p i ù modesta servi tù.

La situazione dei fuorisede è stato i l campo privi legiato del r i formi smo

universitario, ma l ' integrazione de l fuorisede non è ma i avvenuta a l ivel lo

collettivo. A l ivel lo col let t ivo l ' integrazione dei fuorisede è impossibi le, per-

chè i l sistema ha bisogno d i laureat i d i seconda categoria: l e radi c i del la

discriminazione affondano f uo r i del l 'università.

La prassi po l i t i ca andrà perciò r ibal tata. A l l a prospet t iva

del l ' integra-

zione

lungo l a «st rada maestra» del cur r iculum prestigioso, del bacio acca-

demico, del la connivenza con i fautor i del la discriminazione, del la subordi-

nazione al lo « spi r i to delle leggi » borghese,

i l fuorisede deve rispondere inte-

grandosi radicalmente nella lot ta del movimento contro la scuola dei padroni.

Se cont inuerà a lot tare per mense adeguate e per alloggi civi l i non sarà

per proporsi una parificazione classista, come gl i (( scalatori social i »: l a sua

prospettiva sarà l a maturazione del le contraddizioni , che è quanto d i r e l a

maturazione del la consapevolezza d i classe dei compagni.

Veniamo così ad affrontare una del le caratteristiche del fuorisede come

studente pol i t ico.

Ri f iutandosi d i chiudere l a r i vo l t a al l ' interno de l l a sua

categoria, negando l a sua categoria come « episodio » del sistema scolastico,

i l fuorisede uscirà dal ghetto d i base i n cui l o avevano costretto le manovre

della pol i t ica tradizionale. Indicando nel la sua discriminazione l a discr imi -

nazione generale del la scuola:

a) ch i ar i rà con l a sua r ivol ta lo scontento pol i t ico degl i a l t r i studenti,

diventerà insieme oggetto e soggetto pol i t i co i n v i r t ù del la sua natura d i

studente e d i discr iminato;

b) esporterà ne l suo luogo d i provenienza l a l o t t a a l l a repressione

.sociale, conosciuta nel le vest i universi tarie. I l fuor isede che non cercherà

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