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specifica situazione d i disagio e contro le st rut ture del potere accademico.

In questo pr imo stadio, la lot ta nasce su un terreno istituzionale-categoriale

specifico partendo da un disagio reale, che s i è però ben presto r ivelato

funzione d i un autoritarismo più generale, sociale e pol itico.

Le lot te studentesche hanno così investito a l t r i sistemi d i oppressione.

Lo studente si è trovato i n antagonismo con al tre componenti del la società

borghese, e s i è visto contrapporre l ' intervento d i pol izia e magistratura,

del governo, dei part i t i , che di volta in volta hanno reagito con gl i strumenti

della repressione e del lo snaturamento e assorbimento dei contenuti del le

lotte studentesche. I l contraccolpo delle lotte ha così provocato una reazione

a catena che si è andata estendendo ai var i l ivel l i e al le varie strut ture d i

potere. Conseguentemente l o studente ha sperimentato:

1. i l suo inserimento in al tr i sistemi che non quello universitario o più

generalmente scolastico;

2. la possibilità d i investire quest i a l t r i set tor i con l a propr ia l ot ta

eversiva.

La contestazione delle strutture repressive e selettive della scuola ha così

di fatto

portato lo studente a una contestazione sociale e politica. Lo studente

ha r i f iutato i l imi t i settoriali (scolastici) del la sua lotta,

propr io perchè ha

rifiutato l a sua funzione d i studente nelle strut ture del sistema. Egl i riven-

dica, i n pr ima persona, la sua volontà contestatrice a i

var i

l ivel l i e settor i

di potere che direttamente lo investono e lo opprimono.

A un terzo livello si pone l 'ul t imo ed effettivo salto qualitativo che porta

lo studente a qual ificarsi come mi l i tante rivoluzionario, negando non solo

la sua

funzione

sociale, ma radicando i l proprio dissenso i n settori che non

lo investono direttamente, che s i pongono cioè al di fuor i del contesto del la

sua condizione sociale. Immergersi in altre condizioni sociali e in al t r i settori

d'oppressione, non serve tanto a trovare temi comuni d i lotta, quanto a l t r i

temi funzionali a una comune volontà eversiva.

E' i l momento cioè d i « identificarsi con le masse dovunque ( s i ) vada

e, invece di porsi al disopra, andare fra esse; a risvegliare ed elevare la loro

coscienza politica, tenendo conto del loro livello attuale; ad aiutarle gradual-

mente ad organizzarsi sulla base del l ibero consenso e a dare inizio a tut te

le lotte necessarie che le circostanze interne ed esterne rendono possibili in

un dato momento e i n un dato luogo'> (Mao,

Sul governo d i coalizione).

E' necessario che a questo stadio lo studente evi t i a sua volta un certo

tipo d i autoritarismo,

quale « errore i n qualunque t ipo d i lavoro » che « an-

dando oltre i l l ivel lo di coscienza politica delle masse e violando i l principio

di azione volontaria delle masse, ri f lette quella malattia che si chiama preci-

pitazione ».

Se « solo andando f ra le masse e conducendo un'inchiesta possiamo sco-

prire se esse hanno capito e sono pronte all'azione », lo studente deve evitare

l'errore reciproco all'autoritarismo, i l « codismo »: esso « non raggiungendo

i l l ivel lo d i coscienza pol itica delle masse e violando i l principio d i guidare

le masse nel la l oro avanzata, r i f let te un'al t ra malat t ia chiamata lentezza.

I nost r i compagni non devono credere che t u t t o c i ò che essi ancora non

capiscono non sia capito dal le masse)> (Mao,

ci t.).

A questo l ivel lo, i l metodo d i allargamento del le lot te ad a l t r i st rat i

e i l metodo di maturazione del mi l i tante coincidono.

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