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LO STUDENTE - I L MI L I TANTE

I l disagio sociale del lo studente è i l terreno d i crescita del movimento

Lo svi luppo del le lot te e i l loro conseguente allargamento a nuovi st rat i

di studenti e ad altre facoltà ha portato i l movimento romano, dopo gl i scontri

di Va l l e Giul ia, a una fat icoso d i ba t t i t o con t ro i l per i colo d i deviazioni

riformistiche.

Queste tendenze trovano spazio in molte masse studentesche qualunquiste,

subito accolte dai professori delle rispettive facoltà, e rese operanti i n molte-

pl ici conat i d i r i f o rme de l l a didat t ica. L e tendenze r i formi st i che t rovano

ul t ima espressione nel la pol i t ica scolastica de l PCI . I n forme p i ù o meno

radicali, p i ù o meno mist i f icate, esse tendono a settorial izzare l a lot ta, a

riportare cioè l a carica eversiva del lo studente al l ' interno del la sua funzione

sociale e ad indicare nel lo « specifico universi tar io)) l o spazio pol i t i co de l

movimento studentesco. Contro queste posizioni va r ibadi to che

l o specifico

universitario r isiede nel la potenzial i tà eversiva del lo studente, dove l o stu-

dente è v i sto nel la global i tà del la sua condizione sociale e non nel la sua

posizione relat iva a l settore del la st rut tura universi taria.

A questo f ine va sottol ineato i l peso dell'esistenza stessa del movimento

studentesco, sia nel la st rut tura universi taria che nel la st rut tura pol i t ica del

paese, come al ternat iva operante dell'organizzazione de l dissenso a l disagio

dello studente atomizzato.

Su ques t i presuppost i occor re oppor re a i v a r i ob i e t t i v i i n t e r n i ( i v i

compreso i l salario generalizzato) i l pr incipio che

la lot ta studentesca tende

ad allargare i l terreno rivoluzionario e non ad ottenere obiet t ivi se non funzio-

nali al la cresci ta del la l ot ta stessa nel la sua giusta prospettiva: l'organizza-

zione permanente de l dissenso. Essa deve invest i re i l ter reno universi tar io

di t u t t i i contenut i d i scontro e d i fr izione che l a base sociale studentesca

individua di persona nella società borghese. I l movimento dovrà perciò appro-

fondire e condurre in propr io battaglie pol itiche contro i l

mi l i tarismo,

contro

la funzione sociale e l a posizione d i classe del la pol izia, cont ro l a

stampa

borghese e i mezzi d i informazione governativi, ecc.

Ruolo de l l o studente. 11 movimento studentesco po r t a necessariamente l o

studente al la negazione del la sua funzione e a trasformarsi i n mi l i tante.

I l metodo d i lavoro ( i l passaggio cioè de l l o studente da l l a sua par t i -

colare situazione d i disagio al la lot ta eversiva) ha por tato coloro che hanno

fatto e d i re t t o l e l o t t e studentesche a l l a negazione de l l o r o r uo l o e del la

loro funzione d i student i . C i siamo cioè r i f i u t a t i d i condurre una l o t t a d i

studenti i n quanto studenti.

Questo dato d i f a t t o c i permet te d i r i f i utare a l cun i pregiudizi i n t orno

alle lot te studentesche: _

a)

che g l i student i siano i nuov i sogget t i r ivoluzionar i perchè non

integrati ne l l a l o r o ist i tuzione, ment re g l i operai sarebbero inte-

grati nel la società del benessere e al l ' interno del la fabbrica;

b)

che gl i student i siano, per preparazione e per disponibi l i tà, l 'unica

possibile avanguardia r ispet to agl i a l t r i s t ra t i e classi social i che,

o hanno so l o coscienza tradeunionist ica ( leninismo) , o sono g i à

integrati (marcusismo): i l che è l a stessa cosa.

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