

POLIZIA E MAGISTRATURA
Valle Giul ia segna l'esplosione delle agitazioni studentesche come «casus
belli » del momento pol i t ico ital iano. Tut ta la stampa, d i par t i to e cosiddetta
indipendente, se ne impossessa. La legislatura si chiude con i l dibat t i to sul la
«legge stralcio », e i par t i t i improntano del « problema del la scuola)> l a loro
campagna elettorale. Contemporaneamente scatta l a magistratura. A To r i no
e a Pisa i p r imi mandat i d i cattura. Se al l ' inizio, come a Tor ino, « la paura
dell'intervento del la pol izia non era a l t ro che l a consapevolezza de l nost ro
reciproco isolamento e del fat to che la forza pubbl ica, come ogni a l t ro t i po
di intervento repressivo, era lo strumento attraverso cui s i realizza l 'atomiz-
zazione e l 'oppressione individuale de l corpo studentesco, pr i vato del la d i -
mensione col let t iva del la sua prassi)> (Viale, OP 33, p. 26), e se successiva-
mente s i poteva pensare a l l o scont ro con l a pol izia come a una f orma d i
avventurismo, i n quanto s i vede i n esso l o scambio dei « mezzi d i lot ta con
i contenut i pol i t ici », dove « si indica nel lo scontro con la pol izia un obiett ivo
pol itico p i ù avanzato ment re esso è sol tanto una forma d i l o t t a» (Rieser),
oggi le organizzazioni studentesche vedono, i n quanto organizzazioni, un loro
diretto antagonista nelle forze repressive del lo stato, e lo studente ha trovato
una sua più vasta definizione sociale nel la oppressione poliziesca. Da un lato
lo studente s i rende conto d i aver superato l'atomizzazione i n un contesto
rivoluzionario organizzato, che esiste d i f a t t o e a cu i non vuole p i ù r inun-
ciare. D'al t ro l ato ha individuato i l senso del lo scontro i n una l ot ta cont ro
le ist i tuzioni t rami t e cu i l a società borghese l o inibisce e g l i f a violenza.
Lo studente ha scoperto, nel la l o t t a agl i i s t i t u t i del la scuola d i classe, g l i
strett i l imi t i del la propr ia l iber tà d i azione al l ' interno del la società borghese
stessa. Indi v idua inf ine nel la sua definizione sociale d i studente un aspetto
o settore del la sua condizione sociale p i ù generale, funzionale a l suo inseri-
mento nel sistema.
E' l a sua condizione d i ci ttadino, e non p i ù d i studente, che viene presa
di mi ra, ed è l a sua l iber tà d i ci t tadino che viene ostacolata: è v i t t ima d i
arresti e d i mandat i d i cattura, intorno al la sua protesta si istituiscono pro-
cessi giganteschi ( a Roma s i par l a d i c i rca 400 denunce, 530 denunciat i a
Torino, più di quaranta a Pisa ol tre gl i arresti, alcuni compagni sono tut t 'ora
in carcere) con capi d'accusa che giungono a toccare i dieci anni d i pena
(occupazione d i suolo pubbl ico, danneggiamenti ecc., resistenza a pubbl ico
ufficiale, ist igazione a d a t t i v i t à sovversive...); g l i viene r i f i u t a t o i l passa-
porto, è cont rol lato i l suo telefono, l a casa perquisi ta ecc.
CONTRO L'AUTORITARISMO: TRE L I VEL L I D I LOTTA
Si r ipropone così i l signi f icato d i contestazione globale del la l o t t a del
movimento studentesco, non i n quanto adesione generica al la l ot ta i n a l t r i
settori del la società su cu i s i esercita l a violenza borghese, ma come recu-
pero del la sua carat ter ist ica eversiva al l ' interno d i u n ter reno part icolare.
A questo proposi to p u ò essere indi cat i vo r ipercor rere l e f as i che hanno
caratterizzato i l tema d i lot ta
cont ro l 'autori tarismo.
A u n p r i mo l i ve l l o l a paro l a d ' ordine NO ALL'AUTORITARISMO h a
determinato una mobi l i tazione spontanea degl i student i , sul la base d i una
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