Table of Contents Table of Contents
Previous Page  78 / 136 Next Page
Information
Show Menu
Previous Page 78 / 136 Next Page
Page Background

possiamo realizzare scopi def ini t i i n date condizioni con conseguenze

prevedibili. Invece d i fare del la tecnica un feticcio, come è abi tudine

della cr i t ica del la cul tura (Heidegger, F.G. Jünger, Freyer, ecc.), pos-

siamo part i re dalla plausibile considerazione, che mezzi tecnici entrano

a far parte di sistemi d'agire razionale rispetto al lo scopo. Con la massa

di nuove tecnologie si ampliano quindi g l i ambi t i i n cu i è possibile l a

scelta razionale t r a mezzi al ternat ivi . Questo agire strategico i n si tua-

zioni d' insicurezza comporta de i r ischi , che possono essere calcolat i

per mezzo d i metodi d i decisione, ma certo non el iminat i . « Le grandi

amministrazioni, che accendono così facilmente la fantasia tecnocratica,

non sono organi del la ragione del mondo, che avanzi lungo u n dato

sentiero con ferrea necessità, né l e decisioni che v i s i prendono sono

prive d i rischio. Le moderne tecniche decisionali ed i mezzi d' informa-

zione che abbiamo sviluppato, non sono sottosistemi d i una gigantesca

machine

à

gouverner,

di un mondo sempre più reificato, bensì una prova

del fat to che i r ischi ed i problemi decisionali sono diventat i imper-

scrutabili con i metodi normal i . Quando i capi del le grandi imprese e

dei grandi stati si servono di questi mezzi moderni, lo fanno non perchè

vorrebbero così sfuggire a decisioni, ma perchè senza quei mezzi non

sarebbero in grado di decidere soppesando razionalmente le alternative.

La distinzione t r a l e cose piene d i r ischi e l a ragione che orienta su

di esse, non v iene el iminata anche i n u n a c i v i l t à scient i f ica » ( 4 ) .

Questa argomentazione può sostenere l a tesi che i l progresso tecnico-

scientifico ampl ia i n continuazione g l i ambi t i d i comportamento razio-

nale. Quest'ultimo fonda la potenza del la l ibertà soggettiva. Soltanto i l

progresso tecnico c i concede la competenza per realizzare i nost r i f i n i

nel materiale ribelle della natura e le nostre idee nel materiale della so-

cietà sviluppatosi in modo incontrollato. Possiamo considerare i l progres-

so tecnico-scientifico addi r i t tura come i l mezzo per realizzare un senso

da noi progettato i n una storia di per sè insensata (5).

Questa teor ia l iberale del progresso s i basa però su una serie d i

presupposti problematici. I n pr imo luogo essa fa affidamento su ambi t i

di l ibertà soggettiva istituzionalmente garant i t i e s i aff ida a l fat to che

le società industrialmente svi luppate producano, od almeno tol ler ino,

tali ist i tuzioni per una formazione non coatta del la volontà col lettiva.

Infatti, se s i dovessero realizzare le speranze l iberal i , dovremmo poter

porre autonomamente i nostri scopi e scegliere senza coazione le nostre

idee, e progettare liberamente le nostre concezioni. Ciò presuppone però

che sia possibile determinare i nostr i f i n i indipendentemente dai mezzi

disponibili i l progresso tecnico non dovrebbe d i per sè determinare

( 4 ) F. JONAS,

« Techn i k ais Ideologie », i n op. ci t., p. 133.

( 5 ) Cf r. K . R .

POPPER,

« Selbstbefreiung d u r c h d a s Wi s sen », i n L . Re i n i sch

(ed.),

De r Si nn de r Geschichte,

München, 1961, p . 100 segg.

76