

nuovi sbocchi di espansione, che attenuano l'urto competitivo tra USA ed Euro-
pa sul mercato europeo occidentale. L'URSS contribuisce così, con la sua attuale
politica, ad attenuare le difficoltà dell'imperialismo americano anche sul piano
economico.
Un altro ordine di difficoltà può derivare dai problemi economici e militari
(e, di qui, anche sociali e politici) creati dall'impegno militare diretto degli USA
in varie zone del mondo. Nella scelta della sua attuale politica, l'imperialismo
USA conta su due elementi:
a)
la sua schiacciante superiorità tecnico militare
(quantitativa e qualitativa) che esso spera sia in grado di controbilanciare la
stessa maggior forza politica ( adesione popolare) degli avversari e d i con-
sentire un'intensificazione e moltiplicazione quasi illimitata dello sforzo bellico;
b)
un tipo di economia di cui la produzione bellica fa parte integrante e di cui
costituisce un fattore propulsivo determinante.
Suambedue questi piani, per?), possono verificarsi gravi contraddizioni:
a)
di fronte a un moltiplicarsi delle rivoluzioni, lo sforzo bellico americano non
ècosì facilmente moltiplicabile. Sul piano degli armamenti, la lotta contro la
guerriglia comporta l'uso di
una parte soltanto
degli strumenti bellici prodotti
dagli USA, ma in quantità eccezionalmente alta: v i è quindi per cosi dire uno
«squilibrio t ra offerta e domanda » i n cui l a produzione bellica sforna
diciamo — una quota « 100 » di armi non usate in questo tipo di guerra e una
quota e 100 » di armi utilizzate in essa, e la quantità richiesta di queste ultime
può arrivare rapidamente a 200, 300 ecc. Sul piano degli uomini, gli americani
hanno usato sinora truppe altamente specializzate, con u n ricambio mol to
capido (continua immissione d i truppe « fresche »): ambedue fattori impor-
tanti per controbilanciare in parte l'inferiorità « politica » dei combattenti ame-
ricani d i fronte ai guerriglieri. D i fronte a un moltiplicarsi delle rivoluzioni,
questo diviene sempre meno possibile, e i n particolare diviene necessario i l
iicorso sempre più massiccio a truppe di leva (che già comincia a verificarsi per
il Vietnam);
b)
sul piano economico, se la produzione bellica è una componente
essenziale (anche se non insostituibile) dello sviluppo, un suo aumento troppo
rapido e forte può provocare grosse difficoltà. Già i n questi ul t imi due anni,
'intensificazione dello sforzo bellico ha provocato una certa dose d i tensioni
inflazionistiche, finora per?) controllate dalla politica economica del governo:
ma oltre certi l imiti esse possono divenire ben più gravi, anche in rapporto ai
difficili problemi di bilancia dei pagamenti da cui gli USA non si sono ancora
:irati fuori.
L'elemento più importante di ambedue queste contraddizioni è che, al di là
di un certo limite, esse hanno profonde ripercussioni sociali e politiche: una
estensionemassiccia dell'invio di truppe di leva e l'insorgere di gravi difficoltà
economiche peserebbero direttamente su tutta la popolazione, e costituirebbero
per la prima volta un fattore oggettivo d i spinta alla lotta contro la guerra
imperialistica non più limitata a minoranze d'avanguardia.
La lotta per la moltiplicazione delle rivoluzioni
Sequeste contraddizioni della prospettiva imperialistica sono reali, è im-
portante per?) sottolineare che — almeno fino al punto attuale — non basta la
sola rivoluzione vietnamita a farle arrivare a un punto critico. Finchè combatte
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