

avviene spontaneamente e inevitabilmente.
Sul piano della coscienza politica, si tratta di raggiungere un'omogeneità
sualcuni punti fondamentali. Per ora, gli elementi comuni sono ancora generici
(rifiuto della linea « pace nel VN », rifiuto della linea della coesistenza, simpatia
per tutte le forze che cercano di moltiplicare le rivoluzioni anticapitalistiche,
critica all'opportunismo del PCI nella sua campagna sul problema del VN).
E' indispensabile (ed è possibile) passare da essi ad una visione più articolata
eprecisa.
Sul piano dell'azione organizzata, si tratta di passare dalle manifestazioni
episodiche di « collera » contro l'opportunismo del PCI (ur t i con la polizia
reazioni violente a certi discorsi) a forme di collegamento permanente, da cui
possanascere un'azione che (anche a lungo termine) abbia un'effettiva incidenza
politica e non si l imi t i a « colpire l'opinione pubblica » (sia pure i n modi
diversi da come la « colpisce» i l PCI). Questo processo non può avvenire sem-
plicemente inserendo i l movimento spontaneo, che si sta creando, sotto la guida
di questo o quel gruppetto di sinistra. Dev'essere i l prodotto di un chiarimento
edi scelte politiche che nascano all'interno del movimento stesso; gruppi già
organizzati possono dare un contributo di discussione, ma non avrebbe senso
(nè sarebbe materialmente possibile) che essi pretendessero a un'egemonia del
movimento: essa lo impoverirebbe e lo ridurrebbe ad esperienze che hanno già
mostrato tutti i loro limiti.
1 Vietnam come « banco di prova » delle varie forze in lotta sul piano inter-
nazionale
Sempre di più, la lotta i n corso nel Vietnam costituisce un « banco d i
prova », un elemento chiarificatore per le linee politiche delle grandi forze poli-
tiche che agiscono nel mondo: sia per quelle d i parte capitalistica, sia per
quelle di parte socialista. La posizione che queste forze assumono di fronte al
VN permette di chiarire più a fondo la loro linea generale, ne mette in luce gli
aspetti cruciali, ne fa emergere contraddizioni o elementi di contraddizione o
elementi di mistificazione.
Dobbiamo quindi servirci di questo elemento chiarificatore per avere una
visione politicamente precisa della lotta politica in corso nel mondo. Ma l'ana-
lisi da condurre alla luce di questo elemento non è sempre semplice: alcune
cosesono già chiare, per altre però ci mancano elementi di conoscenza e di
valutazione.
Saràcomunque utile passare brevemente in rassegna le « grandi forze » in
gioco: l'imperialismo americano, l'URSS, il movimento rivoluzionario vietnamita,
la Cina, i movimenti rivoluzionari di altri paesi sottosviluppati (specialmente
nell'America latina), il movimento operaio dei nostri paesi capitalistici avanzati.
L'imperialismoamericano
La guerra del VN ha messo in luce pienamente la linea di fondo del capi-
talismo internazionale, guidato dagli USA: quella di bloccare ad ogni costo,
con tut t i i mezzi, qualsiasi movimento rivoluzionario che rifiuti d i arrivare a
compromessi o inserimenti nel contesto capitalistico. In una prospettiva generale
lungo termine, i l mezzo più consono agli interessi capitalistici, a questo scopo,
sarebbe i l riformismo: perchè può consentire contemporaneamente l'integra-
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