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• s i .

il «Che » ha lot tato ed è mor to, la strategia de i « Due, t r e , mo l t i

Vietnam », è ant i tet ica a l l a linea sovietica del la coesistenza pacifica,

SOLIDARIETA` IPOCRITA

«Che » Guevara è morto. Nonostante i l dolore e l a rabbia per l a

perdita del p i ù lucido, coerente, coraggioso e simpatico rivoluzionario

americano dei nostr i tempi, dobbiamo r i f iutarci patet ismi e vi t t imismi .

Nessuno p i ù de l « Che » e r a cosciente de i r i sch i che correva: « Se

a noi... capitasse uno di questi giorni d i esalare l 'ul t imo respiro su una

terra qualsiasi... s i sappia che abbiamo misurato l a portata dei nost r i

atti ». I l suo esempio straordinario è più v i vo ed efficace che mai, ora

che egl i ha dato veramente tut to per l a causa rivoluzionaria. Ma non

vogliamo fare necrologi, nè è questa l'occasione per un discorso pol i -

tico sul la rivoluzione i n Amer ica Lat ina, a cu i abbiamo dedicato l ' u l -

timo fascicolo del la r i v i sta e d i c u i continueremo ad occuparci. De l

resto, d i necrologi ce ne sono stat i f i n t r opp i e da par te d i tut t i . Se

quelli del « partito americano » non significavano nient 'al t ro che una

specie d i ovvio e stantio « onore del le armi » concesso a l nemico, non

possiamo invece passare sotto si lenzio l ' ipocrisia de l PCI . L a stampa

comunista naturalmente s i è ben guardata dal l 'accennare a l f a t t o

che pe r l 'URSS l a guerr igl ia i n Amer ica Lat i na è solo imbarazzante,

un inciampo sul la strada d i una sempre p i ù ampia collaborazione eco-

nomica con i regimi dei gor i l la (subi to dopo l ' incontro Johnson-Kossi-

f. H u m p h r e y aveva dichiarato i n termini chiarissimi che i l premier

sovietico si era recato a Cuba anche per dissuadere Castro dall'appog-

sg i a r e l a guer r igl ia ne l cont inente sudamericano). L a causa p e r c u i

anche se l '« Unità » (16/10), i n nàme d i « quel profondo spi r i to inter -

nazionalista che c i è propr io »

(sic),

osa parlare d i « unità d i tut te l e

forze antimperial istiche » e d i « solidarietà con t u t t i coloro che com-

battono cont ro i l comune nemico »; m a aggiunge subi to : « indipen-

dentemente dal le forme d i lot ta che spetta ad ogn i popolo, ad ogn i

partito e movimento rivoluzionario decidere i n piena autonomia ». S i

ammette l 'esistenza d i « forme d i l o t t a » di verse senza riconoscere

che sono inconci l iabi l i. Davvero non si riesce a capire come la « forma

di lot ta » sovietica contro l ' imperial ismo, che consiste ne l fare o t t imi

affari con i gor i l la, possa essere « solidale » con l a causa de i guer r i -

glieri. Sempre dal l 'e Unità » de l 16/10 : « Soltanto ch i c i è nemico o

è del tut to estraneo al la grande lot ta dei popol i per la l ibertà e per la

• pace, h a potuto i r r idere a l "romant icismo" d i que l gesto » (cioè, l a

scelta di Guevara della lotta armata, la strategia dei « Mol t i Vietnam »).

Ora, basta andarsi a leggere sul l '« Unità » del 18/5 l a relazione tenuta

da Amendola a l CC de l PCI pe r individuare quest i « nemici »: « La

pace s i salva combattendo l a pretesa degl i imper ial ist i d i intervenire,

combattendo la pol itica d i intervento, imponendo i l non intervento (?).

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