

in secondo luogo, Ise s i esclude l'importantissimo ma l imitato pro-
blema dei negri, le tensioni sociali — specialmente t ra classe operaia e capi-
talisti — sono all'interno degli USA assai più controllate e « integrate » che
non in Europa.
Tuttavia, anche in questa situazione i l riferimento al VN non agiste nel
«vuoto ». I n primo luogo, appunto, per i legami più diretti t ra VN e società
americana. I n secondo luogo, perchè esso si connette in vari modi a tensioni
sociali interne, anche se per ora limitate: per gli studenti e gli intellettuali, esso
èsolo uno degli aspetti di una ribellione più generale contro i l sistema (che può
esprimersi ideologicametne i n var i modi, ad es. come ribellione alla « aliena-
zione» ecc., ma che è sempre più diretta contro i l sistema e non per un suo
riaggiustamento interno); non a caso, per una parte di questi gruppi tale ribel-
lione si collega a un impegno nella lotta dei negri; a livello del movimento negro,
si ha un rapporto crescente non solo a livello di direzione politica del movi-
mento (qui ci interessano soprattutto gl i elementi più avanzati: Carmichael)
ma via via a livello di base ( i negri sono e saranno i più colpiti dalla coscri-
zione, e sono i più ribelli di fronte ad essa).
Allo stato attuale, questi rapporti non sono tuttavia sufficienti per estendere
il movimento a livello di massa e stimolare la formazione di una più generale
lotta politica ant i -capitalistica. Per avviare almeno l ' inizio d i un'estensione
del genere sono probabilmente necessarie, nella situazione attuale, ripercussioni
più pesanti della guerra del VN del tipo di quelle accennate prima (astensione
dalla leva, difficoltà economiche): queste — i l cui verificarsi è tutt'altro che
scontato — sono, in particolare, una condizione perchè « si muova » l a classe
operaia. Ma ciò non significa che si debbano aspettare queste per avviare un
lavoro verso la classe operaia americana: anche perchè la portata di una even-
tuale situazione di peggioramento del genere è politicamente ambigua (suscet-
tibile di sviluppi reazionari come rivoluzionari). La capacità di iniziare un lavoro
politico a livello operaio « in anticipo » rispetto a queste eventuali condizioni,
partendo dalle attuali condizioni concrete della classe operaia americana (per
quanto integrata e reazionaria essa possa essere o apparire attualmente) resta
quindi un banco di prova importante anche per la sinistra americana.
A quest'ultimo livello, per ora, esiste un grosso vuoto di lavoro. Tuttavia, già
ora, i l lavoro dei gruppi più avanzati della « nuova sinistra » americana ha
importanti indicazioni di metodo anche per noi:
essocostituisce un esempio importante di « uso politico » della guerra
del VN per creare un movimento di opposizione interna alla propria società,
che è l a premessa indispensabile, anche se lontana, d i un futuro sviluppo
rivoluzionario; •
essocostituisce un esempio importante di rapporto tra sviluppo della
azione politica e sviluppo delle sue forme organizzative: non si creano a priori
modelli organizzativi, ideologie del rapporto tra organizzazione, avanguardia e
masse, ecc. nè si cerca di inserire i l movimento in gruppetti già pre-esistenti
di sinistra. In tal modo, sono emerse forme organizzative — provvisorie — che
sono risultate particolarmente efficaci per stimolare ed estendere una coscienza
politica, sia pur ancora generica, al di là dei l imiti tradizionali di piccoli grup-
petti minoritari.