

atomiche i n una base aerea del sud-est asiatico e rinchiuso i n seguito
per vario tempo i n un manicomio mi l i tare per le sue obbiezioni etico-
politiche. I l caso è apparso abbastanza ,esemplare per le qual ità della
persona (che ho avuto l a fortuna d i conoscere abbastanza bene) ma
anche per la denuncia di situazioni (t ipo « Stranamore ») la cui gravità
viene per lo più ignorata. La preparazione tecnico-psicologica al massa-
cro nei pi lot i americani è infatt i così prolungata, intensiva e meticolosa
da mettere questi ul t imi in un serio stato di frustrazione se non è loro
concesso d i partecipare a missioni belliche una volta terminato i l loro
addestramento ( e l o stesso vale purtroppo per coloro che sono stat i
addestrati al bombardamento atomico); contemporaneamente, e in modo
coerente, avviene una mobilitazione dell'apparato psichiatrico-repres-
sivo nel caso i n cu i qualcuno denunci questo stato d i cose, esponga
la propr ia frustrazione, l 'assurdità d i quest'ultima, l a mancanza d i
controlli adeguati sulle bombe atomiche tattiche, i l carattere cieco, irra-
zionale e apparentemente del tutto folle della gioia di uccidere dei pi loti
americani nel Viet Nam. I l caso merita una trattazione più dettagliata
e lo rimando a un'al tra occasione anche perchè non dispero d i poter
ottenere dall'interessato una narrazione diretta della sua esperienza, e
l'autorizzazione a pubblicarla.
/ e >
Wfir, n
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GLI PSICHIATRI E LA POLITICA
Questi appun t i , che s i col legano a d a l cun i de i t em i
dibat tut i n e l congresso « Dialet t iche de l l a l iberaz ione »,
sono l a r ielaborazione ampl iata d i u n i ntervento nel l 'am-
bito d i u n a sessione de l congresso dedicata a i prob l emi
della psichiat r ia. Debbo soprat tut to a Pau l Sweezy l ' i n -
coraggiamento a pubbl icare queste idee, anche se i n forma
schematica. D ' a l t r o l a t o , p r o p r i o p e r n o n appesant i re
i l discorso, non posso che r imandare i l let tore che desideri
qualche premessa p i ù anal i t ica ad a l t r i scr i t t i : i n part ico-
lare al la prefazione a l l a edizione i tal iana d i
Classi social i
e
ma l a t t i e men t a l i
d i Hol l ingshead e Red l i ch (E i naud i )
e a l vo l ume col let t i vo
Che cos'è l a psichiatr ia?
a cura d i
Franco Basagl ia, ed i to dal la amminist razione prov inc iale
di Parma. Aggiungo che, se he un senso espr imere i l r ico-
noscimento d i un debi to ne i conf ront i d i persone con cu i
si scambiano ogn i g i orno idee e esperienze, debbo mani -
festare q u i l a m i a g r a t i t ud i ne a i co l l egh i del l 'Ospedale
Psichiatrico Pr ov i nc i a l e d i Gor i z i a , e i n par t i co l are a
Franco Basagl ia, Agos t i no Pi rel la, e a m i a mogl ie.
I l fatto che un gruppo di psichiatri abbia organizzato un congresso
in cui si parla assai poco di psichiatria put, essere considerato eccezio-
nale, ma non è casuale. Non è faci le darne una spiegazione breve
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