Table of Contents Table of Contents
Previous Page  17 / 136 Next Page
Information
Show Menu
Previous Page 17 / 136 Next Page
Page Background

Rispetto al la prospettiva della società futura espressa nel 1955 i n

Eros

e

civi l tà

l a posizione marcusiana presenta oggi due important i

differenze: la prima è data dalla politicizzazione del discorso, la seconda

da un mutamento nella concezione « estetica » della futura « abolizione

del lavoro ». Ho parlato con Marcuse chiedendogli dei chiarimenti su

questo secondo problema: l a « abolition

(Aufhebung)

o f labour » non

viene oggi p i ù intesa da l u i come una restituzione dell'uomo a una

dimensione narcisistica d i « otium » e d i contemplazione poetica (cioè

come una restituzione a quella « liberazione dal lavoro » che io stesso

avevo criticato nel la prefazione all'edizione ital iana d i

Eros

e

civi l tà)

ma come una « liberazione del lavoro » o come una riconciliazione del

lavoro con le esigenze estetiche e istintual i dell'essere umano.

L'Aufhe-

bung

del lavoro è ancora un concetto marxiano da approfondire, e Mar-

cuse ritiene che in un certo senso sia necessario rispettarne l'ambiguità:

per?) egl i ritiene anche possibile risalire ancora una volta a Four ier e

(perchè no) al la « gaia scienza » nicciana per fondare un'at t ivi tà d i

lavoro che sia basata su una nuova razionalità, e sia veramente libera

nel significato d i « una sperimentazione attiva svolta non nell'interesse

dell'oppressione, ma nell'interesse della liberazione ».

E' interessante notare che Marcuse ha criticato a Londra la posi-

zione degli hippies, che pure si richiamano largamente al suo pensiero.

Secondo Marcuse gli hippies sono oggi innocui al sistema; i l loro « potere

dei f i or i » è i l lusorio ( « i f i or i non hanno potere ») anche se l a loro

azione potrà forse assumere in futuro un significato politico ed eversivo.

Questo parere sembra abbastanza comune ne l mondo anglosassone,

dove l a r ivol ta giovanile viene presa sul serio; e benchè i l problema

sia ancora scarsamente sentito i n I tal ia, non è improbabile che esso

si imponga anche nel nostro paese. I l fat to che i l movimento degl i

hippies sia la risposta spoliticizzata dei giovanissimi ad alcuni aspetti

della società americana del benessere non esclude che l a minor depo-

liticizzazione dei giovani borghesi europei e la loro sottomissione meno

accentuata al le esigenze del consumo producano i n futuro forme ana-

loghe di contestazione, su una scala più vasta di quanto non accada oggi

a Milano o a Amsterdam.

G l i h i p p i e s

A Londra la posizione hippie ha avuto due t ipi di rappresentanti:

. da un lato Al len Ginsberg, Emmett Groggin, e mol t i giovani americani

del tut to p r i v i d i val idi strument i d i anal isi politica, spesso aperta-

mente qualunquisti; da un altro lato Dan Schechter, un olandese di cui

non ricordo i l nome, ex

provo,

e pochi altri, la cui posizione si è rivelata

di estremo interesse. Dan Schechter, i n particolare, ha letto i n un'ora

morta del congresso una sua lunga relazione sugli hippies che è parsa