

sul piano psicologico o psicopatologico. I malat i di mente sono tagl iati
fuori dal vivere civi le anzi tutto per i l fat to d i venirne esclusi; e se
vengono disumanizzati fino a essere ridotti a larve umane negli ospedali
psichiatrici tradizionali, questo accade in primo luogo perchè una parti-
colare, dinamica socio-familiare (su cu i s i comincia ora a f ar luce) l i
ha forzat i a comportamenti etichettati come patologici, e inf ine l i ha
consegnati al la violenza pseudoscientifica del le ist i tuzioni asilan i che
hanno provveduto a sancire e a portare a termine un processo di distru-
zione psicologica. Poichè non sappiamo praticamente nul la della schizo-
frenia (che colpisce p e r cento dei nat i e riempie gl i ist i tut i psichia-
trici) e assai poco delle altre malattie mentali, e poichè i nostri mezzi
terapeutici sono straordinariamente empirici e malsicuri, continuiamo
a def inire l 'oggetto del la psichiatria con una serie d i tautologie che
alla fine si riducono a quest'unica insensata formulazione: « comporta-
mento alterato che ricade in una definizione psichiatrica ». Oggi comin-
ciamo a renderci conto di tutto questo, ma non sappiamo dove fondare
i cri teri di rinnovamento. I rapporti fra psichiatria e medicina sono da
tempo in piena crisi, e poichè quest'ultima disciplina non ci offre quasi
nessun aiuto e nessun cri terio ut i le, c i riferiamo al la sociologia: ma
anche qui cadiamo in un mare di contraddizioni.
Seguendo un'al tra linea, v i è appunto l a storia del la cr isi del la
psichiatria teoretica moderna. Alcune linee dominanti della psichiatria
degli u l t imi decenni paiono convergere i n una direzione abbastanza
definita: l a perdita della autonomia intrapersonale del disturbo, l'atten-
zione sempre più marcata per le dinamiche interpersonali nella genesi,
lo svolgersi e l'eventuale terapia del fatto psicopatologico. La psicoana-
lisi si è interpersonalizzata, la psicologia dei gruppi e la psicologia della
comunicazione hanno portato i l l o r o importantissimo contributo, l a
psichiatria di derivazione esistenzialista e fenomenologica ha accentuato
per suo conto questo processo, è nata la psichiatria transculturale: tut to
ciò ha contribuito alla distruzione del concetto tradizionale d i malattia
individuale. La risposta sembra essere implicita nella crisi: è la psichia-
tria sociale, la psichiatria dei gruppi, delle famiglie, delle comunità.
A questo punto è bene chiedersi che cosa i l sistema politico chieda
alla psichiatria, e se per caso i l ruolo richiesto dal potere agli psichiatri
non r isul t i assai più importante adesso che i n passato.
Esiste infatti nella nostra società una ideologia che esprime esigenze
ben precise d i potere, mediante strumenti che chiamano direttamente
. i n causa la psichiatria. La psichiatria è sempre stata una tecnica repres-
siva e conformizzante, uno strumento più o meno brutale d i segrega-
zione o, ne i casi migl iori , d i rieducazione; i n questo secolo, dopo l a
psicoanalisi, l a psichiatria s i è costruita una propr ia ideologia, una
morale, un'etica societaria complessa p i ù o meno esplicita a seconda
degli autori , ha addolcito metodi e obiettivi, estendendo e capillariz-
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