

Una proposta di rovesciamento ci viene da chi ha organizzato questo
congresso, e in particolare dalle opere teoriche e dagli esperimenti comu-
nitari d i Ronald Laing e d i David Cooper. Vorrei anzitutto notare un
fatto: l e opinioni d i questi psichiatri non hanno nul la d i paradossale,
ma sono coerenti alle linee d i sviluppo della psichiatria moderna. Pro-
lungando anche d i poco queste linee si ha i l riconoscimento del fal l i -
mento della psichiatria e della necessità d i riformulare tut to su nuove
basi: ovvero, come dice Cooper, si ha la necessità di formulare una anti-
psichiatria. D'altro lato non dobbiamo neppure dimenticare che in questo
momento l a nostra società pone del le richieste sempre p i ù pressanti
agli psichiatri: l 'antipsichiatria non può che impl icare u n r i f i uto d i
servire i l sistema. E' quindi giustissima l'esigenza di Laing e di Cooper
di r i f iutare i n pr imo luogo l a falsa obiett ivi tà tecnica diet ro cu i s i
nascondono l e dinamiche del potere, l a psichiatria, per non servire,
deve giungere a r i f iutare se stessa e divenire azione politica.
I comportamenti devianti che vengono convenzionalmente etichet-
tati come psichiatrici sono quei ,modi d i reagire che i l sistema non
tollera ma che peraltrq non vengono gestiti direttamente mediante l'uso
tradizionale della repressione poliziesca. Dal riconoscimento del carats
tere largamente convenzionale de l trattamento psichiatrico de l corn-
portamento deviante è necessario risalire a una critica radicale dei cri-
teri psicologici e psicopatologici della devianza. L'accezione particolare
del termine « devianza » su cui si regge la psichiatria moderna non è
affatto scientifica, ma gl i stessi psichiatri che vanno accorgendosi oggi
di questo fatto sono contemporaneamente invi tat i a prolungare la loro
pseudo-scienza, potenziandola a l r iparo da ogni possibilità d i opposi-
zione cri t ica pol itica e non specialistica. Questa ovvia contraddizione
non significa d'al t ro lato che l a repressione del la legge sia sempre
preferibile a quella degli psichiatri. I n realtà non v i è alternativa, nè
contrapposizione radicale f ra l a legge d i polizia e quella psichiatrica:
la psichiatria mi l itare c i indica la direzione integrata d i un complesso
meccanismo autoritario che tende a rendere complementari f ra loro la
prigione e i l manicomio, i l ruolo dell'autorità d i legge e quel lo del lo
psichiatra.
La psichiatria tende quindi a proporsi come aspetto e premonizione
di una società totalizzante e questo suo ruolo ribadisce sul piano « tera-
peutico » ciò che era già vero a livello psicopatologico: i comportamenti
devianti d i competenza psichiatrica vengono indott i i n gran parte me-
mediante l'uso non consapevole d i meccanismi psicologici ben determi-
nati, messi i n opera da coloro che, nell'ambiente « sano » ( e i n primo
luogo nel le famiglie) sono i difensori ciechi e gelosi dell'ordine e dei
valori cul tural i costituiti.
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Qui l'analisi si biforca. Da un lato è necessario riconoscere che i
comportamenti deviant i « considerati come psichiatrici » contengono
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