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di tendenze e d i strade più generalmente seguite. I l giovane Chalonge,

ad esempio, regista de l francese 0

Sal to

sul l 'emigrazione portoghese

in Francia, u l t ima grande ondata che l a buona società francese h a

ignorato tanto a l l ivel lo d i studi approfondi t i che d i semplice giornal i-

smo, per non parlare d i intervent i d i t ipo pol i t ico, r icor re — per un

argomento eminentemente sociale — a l l e regole de l neorealismo, a

cavallo t r a l a sempl ici tà rosselliniana e l a ricostruzione falsi f icatrice

alla Germi, r i f iutando pathos e pamphlet, ma non rinunciando ad una

drammatizzazione che pone al centro un personaggio tipico, seguendolo

in avventure essenziali, r icostrui te per?) nel la media v i a d i un'onestà

intelligente ma non t roppo costrut t iva e soprattutto inefficace poichè

non va mai ol tre all'aneddoto, per quanto significativo, e la real tà non

viene affatto scalfita o svelata nel le sue pieghe p i ù interne. L a strada

dell'onestà finisce per essere anche la meno rischiosa.

L' intervento degli autori è molto più sensibile in f i lm come

Sovver-

sivi,

de i f rate l l i Tav i an i , c u i — a l l imi t e — rimprovereremmo uno

stesso tipo di onestà narrativa e di non-azzardo. Una indiscutibi le serietà

e la partecipazione sentimentale e biografica al le vicende narrate carat-

terizzano questo f i lm, costrui to con intelligenza su alcune storie paral-

lele legate dall 'unico f i lo d i un avvenimento intorno a cui esse si coor-

dinano a dare i l senso d i un passaggio, la f ine d i un periodo, le incer-

tezze d i una svolta che è nei fat t i da tempo, ma che l 'avvenimento i n

questione esemplifica e scopre. S i t rat ta, com'è noto, de i funeral i d i

Togl iatt i : « Addio, gioventù nostra », dice o scrive uno dei personaggi,

ed è questo appunto i l tono prevalente del f i lm, tenuto insieme da uno

stesso sentimento d i incertezza e soprattutto d i nostalgia. Ne l minuto

e sparpagliato susseguirsi di piccoli eventi, si vuol dare i l segno d i uno

sgretolarsi d i situazioni, del la f i ne d i un'epoca e d i una speranza, d i

un disorientamento che, anche ne i casi che s i potrebbero di re « posi-

t ivi » ( i l giovane r ivoluzionar io latino-americano, t r a dubb i revisio-

nisti e spinta volontaristica e guerrigl iera) preme e scombina, i n una

faticosa ricerca di nuove convinzioni. Tut to questo vien detto per lo più

a l ivel lo di sceneggiatura, poichè la regia non sempre appare capace d i

controllare e dominare la nut r i ta messe d i trasformazioni che si sareb-

bero volute impercettibi l i. Così i l f i lm, p i ù simpatico nel l ' insieme che

non nei particolari, ci pare• irrisolto sia per un t ipo di regia tut to consi-

derato tradizionale e d i una certa fiacchezza senza slanci, senza colpi

d'ala che riescano veramente a di latare i l f i lm dandogl i una un i tà d i

sostanza e d i tono, sia perchè i l dato biografico, generazionale, appare

croppo forte per permettere, nonostante le ambizioni, una lucidi tà pol i -

tica maggiore, salvi le sfaccettature e t u t t i i dubbi possibili. I n questo

senso, è un f i lm su l passato, che poteva chiudere un periodo, ma che

oggi non porta un'effettiva novità. Che rischia inol tre d i essere pacifica-

mente riassorbito, proprio per la

troppo ampia

( i l che equivale i n questo

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