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muni sta ripetono senza stancar si

:

«

Ci occorre un dittator e.

11 popolo non si sa governare. La demo crazia non ci dà

n1ezzi

per agir e ». Una settimana

fa,

lo stesso Walter Lippman ,

uno dei giornali sti più influ enti dell 'est, ha dato a qu e·

sto movimento

anticle1nocratico , a questo sogno dittato–

r iale , l'appoggio della s~rn pem~a. e della_ sua firma. La. sola

Nation

ha prote stato. E una nv1 sta settimanal e, pubbl icala

eia int ell ettuali coraggio si ch e si ostinano a difender e le cau–

se perdute.

«

Voi vol ete maggior potere , scrive la

l\Tation

:

avre ste bi so«no di maggiore intelligenza

».

Se vi

è

cun pae se ove si può provare che la dittaturn

è

un mito privo cli con sistenza, idea fissa cli un pop _olo di sp e–

rato e ridotto all'e str emo , qu esto paese

è

l'Am erica. Le cla ssi

dirigenti americane che r eclamano la dittatnra non ricorda–

no, infatti, o fanno finta cli non ricordare,

che esse l'hanno

dal

1787.

Dopo la gu err~ d'indipend enza coni ro l'ln gh ilt en-a,

l'Am erica attrav erso una crisi di riorganizzazione

int erna

che, per esagerazion e, si ha l'abitudine di chiamar e

«

pe–

riodo critico ». La prima Costituzione avendo rivelat e le sue

debolezz e, si riunì a Filaclelfìa una Conv enzione p er rifor–

marla e per dare al governo federale pot eri più estesi. Ma

la sini stra non ebbe qua si rappr ese ntanza in tale Conv en–

zione. J efferson ,

il

fondatore ciel partito demo crati co, Tho–

mas Payne erano a Parigi. Aclam era a Londra. La Costitu–

zion e degli Stati Uniti

fu

dunqu e elaborata , discussa e vota –

ta dalla clestrn, e ciò ch e

è

molto important e eia uomini cli

affari -

mercant i, avvocati , spe culatori , ban chieri. I ~iu–

ri sti, i teorici del diritto costituzional e furono in 1ninoranza

nella Convenzione. L'ispiratore, il buono o cattivo genio di

que sta seconda Costituzion e, fu il più reazionario degli uo –

mini politici am ericani, Ales sandro Hamilton. La storia de–

gli Stati Uniti prova che que sto aristocratico

è

in gran part e

responsabile del destino ciel popolo am ericano , della sua ric–

.:hezza, della sua pot enza e, ora , della sua mi se,·ia. La sua

ombra si è allungata, tra l'universal e rever enza , fino al

1929.

Quando si lamentano dei mali della demo crazia, i 2randi

borghesi am ericani non fanno che rima sticar e le ide e

di

Ha–

milto!). Molto prima della cri si di cevano :

«

Il popolo

è

una

gran be stia

»

e

«

i vizi dei ricchi sono più favo1·evoli dei vizi

.dei poveri alla prosp erità dello Stato ». Molto prima clella

crisi Hamilton si adop erò a para lizzare

il

popolo e a confi–

dare il pot ere reale acl un piccolo numero cli ri cchi. Non

che osa sse dirlo troppo chiaramente.

Nessuno, nè allora nè

oggi , avrebbe osato od oserebbe prese ntarsi agli e1ettori a1ne–

ricani affermando che

«

il

popolo

è

una gran bestia

».

Il o-er–

,.go politico

fu

ecl

è

an cora qu ello jeffer soniano ; ma H a;,iJ .

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