

.all' anno J)er trattare alcu ni problemi
>).
Il Sottosegretar io al Mini ste–
ro delJe Corp orazioni , il
10
marzo
1933,
alla Camera, ric ono scev.a
t·l
1
t.'
le sezioni del Consiglio era no anco ra
«
nella loro fase inizia le
>)
e
d1e
ta nt o esse quanto la
e<
corpo razione dello spettacolo )),
«
avevano fun–
:zionato come commi ssioni a cui di rado era chi esta
un a
netta e chiara
manife stazio ne di volontà
> ;
e conc hiud cva :
c
che l' idea
dc1b
cor•
po razion e debba avere una più concreta realizza zion e JJratic ~, nor, può
essere dubbio
n.
Non che rea lizz azioni fossero man cate fra
il
1931
e il
1933.
Nel–
l' autunno del
1932, i
e<
Con sigli eco nom ici pr ovin ciali )), che nel
1926
avevano pr eso
il
po sto dell e ccCamere di Com mercio » e dell e
«
Ca–
mere dell'a gricoltur a» del pre -fascismo , fur ono ribatt ezzati
«
Consigli
corporativi econo mici ». Nel genn aio
1933
il
Bollettin o delfu/Jicio del
.lavoro
e
della previd enza,
che si pubblicava da tr ent 'anni, cambi ò co–
p ertina e si ch iamò
Sindaca to
e
Corporazione.
Finalm ente,
il
15
mag–
;gio
1933,
Mu ssolini decretò che ogni me stiere dove sse a\•ere
la
sua
«
corp orazio ne >. Questa ~arcb bP. stata c un orga no dello Stato >) con
]'u fficio
di
promuov ere in cia scun settor e della vita economi ca <<la
,di sciplina unit ar ia della produzion e )). ·
Vi
sare bbe stato dunqu e
la
corporaz ione del vino, qu ella dell 'olio , <1uella della seta, quella dello
zucc hero, qu ella clella stampa ecc. ecc. Ognuna sarebbe stat a forma ta
da 10
o
12
per sone , di cui un a clesignata <lai segretar io generale del
part ito , quattro dei direttori
de11e orga ni zzaz ioni clel mesti ere inte–
ressa to, e le altr e dal governo. Esse avre bb ero ~:lato i loro pareri sulle
qu estioni del loro ramo e avreb bero deciso le vertenze fra le or ganiz–
zazio ni di datori
di
lavo ro e quelle di lavor atori, se qu est'ultim e prc•
ferissero ricorr ere al le corp orazioni anzi chè alla Ma gistratura del Lavo–
ro , e avr ebbero formulati i nuovi contratti coHettivi qu anclo qu est'ufficio
fosse stato loro affidato dall e organi zzazion i int eressate col con senso
del capo ciel governo. (1)
li
regolame nto ciel 1° luglio 1926 (art . 42,
43, 47) <lava già alle « corporazioni>)
1a
facoltà di emettere no rme che
.avesse ro la forza di contr atti collettivi : « ogni clau sola in contratti esi–
stenti che sia in contra sto con que ste no rme
è
annuJl ata
».
Sarebbe ro
-siat e, dunque, qu este com mi ssioni gover nat ive che avr ebber o concre–
tato , da ora
in
poi , i contratti cli lavor o, quando
H
governo non
ave sse creduto opportuno
affidar e la re sponsabilità di ridurre i sa–
lari alla Magi stratura del Lavo ro ; e in seno a que lle comm issioni sare b–
bero i funzion ari del mini stero dell e corporaz ioni e
i
periti nominati
dal mini stero stesso che in prati ca avr ebb ero decis o. Naturalmen te an–
che
la
creaz ion e delle nu ove com mi ssioni buro cratiche fu pr oclamata
co me
«
una data fondam entale nella stor ia dell 'or dinam ento corpora–
ti vo ».
«
La decision e del c du ce
>) -
annunziò
Il
I✓avoro
fasci sta
del
17
ma ggio
1933 -
apre una strad a che noi cred iamo po ssa essere quel1a
dell'av venir e e della salvezza . Con l'i stitu zione dell e corporazioni
di
categoria si conclud e
la
costru zione degli istituti dir eui a disciplinare
i
rap porti di lavoro e cont emp ora neamente si apre la strada che c1o•
vrà condurre ad un a nuo va economia ».
Nel luglio ·
1933
qu este
«
corpora zioni di catego ria
)>
non erano
ancora sorre. In un di scorso del
15
lu glio
il
sotto segretari o all e Cor•
porazioni
osservò che gli istituti sindacali ccera n già nella pien ezza
deUe lor o funzion i
»
mentre cc qu egli or ien tam enti ver so la corpora ,
zione che dovranno condurr e
il
sistema sind aca le e corpo rati vo alla sua
(1)
Resto del Carlino,
18 ma ggio 1933.
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