

30
%
del red<lilo privalo , sottra e con i pr estiLi il 25
%
del ri,-p,1rmio
dj nuova formazion e ,,!l'eco nomia procluttiva
0 ;
in que ste condizioni un
pr ogressivo regre sso econo mi co
è
in evitabile.
Se quanto precede potrà for se servire a dar e un ' idea
J elb
gr~1vi1ù
delJa situazione , non dobbiamo però far ci jlJu sioni :
il
fa.:-1.:i:--mo non
cad rà sulla que stione economica.
Aggiungerò anzi che
il
fascismo non
è
mai stato tant o forte 1.:omc
in que sto campo.
,
Ancora nel '25-'26,
la
Banca Commerciale
conta va .:-ul mercato
tlei cambi più di Mu ssolini ; oggi
il
gove rno
è
riu scito a
te
tenere»
fa
lira contro le aspettati ve e le speranze di tutti.
Com e facevo notar e all'inizio , si
è
andato formando in qu esli ulti.
mi anni un proce sso cli cri stall izzazione eco nomi ca onde una ri solu –
zione viol enta non
è
più da sperare.
Con abilità tecnica inn egabil e lo stato ha saputo nel giro
cli
cin –
que anni legare a sè l'economia della nazione in modo tal e, ci.I toglier e
ogni po ssibilità di reaz ione automatica all'organi smo econom ico.
Il fascismo può sembrare talvolta contraddittorio
nei rnoi fini ap–
pa renti , ma è in reah à perfettam ente logico e unit:1rio in qu eJlo effet•
tivo che è di restar e al pot ere quanto più tempo
è
po ssibi le. Perciò
quanto que sta politi ca econo mi ca costi ai singoli,
è
cosa che non con–
ta ; in primo luogo le capac ità cli adattamento della popola zione sem•
~~ano illimitat e e poi la dittatura non di spone invano di 111itragli:1trici.
Cerio l'equilibrio
attua le
è
estremamente in s1.1bile ;
i
prob lemi clif–
feriti si accumu lano,
Je
spese pubb lich e cre scono , le impr e::e private
fol1iscono . (I ) Ma
è
nel no stro compito cli essere pe ssim i~li ; dobbia–
mo perciò rit enere che anche nel futuro
i
no stri nemici di ~porranno e
faranno uso di quelle armi che hanno reso loro po ssibil e di u~t·ire eia
tanti pa ssi pericolo si.
,
Se tra qua lche tempo , ad es.,
la
situazione eco nomic a internazi o–
nale sarà migliorata , il governo potrà ricorr ere ad un pr e~tit o estero
che gli permetterà
di lirare fiato ancora per molti anni ;
giì1
in que sti
ultimi mesi, le particolari
cond izioni del merc,:tto de i 1.:ambi hanno
fatto affluire daM'es tero in Ita lia dei cap itali , per cui ]a situ~1zio ne in–
terna appare meno tesa .
(I ) Il numero de i fallimen ti in Italia
è,
in via assoluh 1, sup eriore
a quello di tutti
i
pae si eu ropei ; se poi si con sidera l'in cremento di
essi negli ultimi anni , si hanno dei risultati impr essionan ti: tal e incre–
mento
è
stato dal '29 al '32, del 28
"%
negli Stati Uniti, del 30
Ofn
in
Francia , del 43
0/4
in Germania , del 46
'%
in ltaJia , come appar e dalla
seguente rabe ll ina :
A nni
Italia
Fra11cia
Germania
,.
c.
'25
7149
'26
7843
'27
11330
'28
12346
7984
'29
12906
6092
7846
2909
'30
15789
6249
15486
,0355
'31
21658
7220
19254
9288
'32
24333
9014
13966
31822
- 114