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del Littorio. Il merca to lib ero dei cap itali accusò duram ente

il colpo

di

una tanto cospi cua sottrazion e

di

cap itali ; in borsa

i

cor si prec ipi –

tarono.

Comu nque

il

gove rn o pot eva vo.mtar si di avere all on tanato l'in cub o

dei rimbor si, nè gl.i int ere ssi. dcgl

i «

speculatori

::o

potevano int eressare

il

regime.

Neg li anni seguent i però l'importo

del debito fluttuant e torna a

salir e rapidam entt. ; di qua si 8 miliardi nel giro di quattr o anni.

Jl

governo JJerò non

è

così. in genuo da fare app ello all a fidu cia del pub–

bli co median te l'cm isisonc di al tri Buon i del Te soro a br eve scade nza ;

si conoscono per dura esperienza ,

i

per icoli del sistema.

La maggior parLe dei nuo vi imp egni a br eve scadenza assunti dall o

stato sarì1 quindi sussidiato dalla Cassa Depo siti e Pr estiti ; dei 7,5 mi–

liardi che costituivano , alla fine del

'32,

il

debito fluttuant e dello

stato,

6,5

miliardi sono dovuti

a

tal e istitut o, mentre del residu ale mi –

li ardo eran o cred itori gli istituti

di

pr evid enza (ammini strati dall a Cas•

sa

D.D.

e

P.P .)

e

il

Ban co di Napo li ; qu est'ultim o per una pi ccolis–

sima quo ta.

La

Cassa

D.D. e P.P.

può ben dir si

la

grande Ba nca dello Staio

e

degli Enti Pubbli ci ; al

30

giu gno del

'31

gli

jmpi egh i di que sto isti–

tut o erano così suddivi si :

P restiti a Enti loc.-di (Comu ni , Provinci e)

Tito li dello Stato

Co nto Corrent e fru nifero verso

il

Te soro

A11ticipa zioni

a

Pu bblic he Ammni str azioni

Ti toli dei Fo ndi di riserva

5.5

mii.

7.7

»

4.2

»

1.6 ))

1,-))

Tota le

20,-

»

Di que sti ca. 20 miliardi complessivi, i du e terzi erano forn iti dal –

le Casse Po stali cli Ri sparmio (lib retti po staJi e bu oni fruttif eri).

Si

fompr endono perc iò i motivi delJa nu ova politica finanziari a

inaugur ala dal Te soro neg li ultimi nnni; qu esti

lrn

trov ato

nel

grand e

istit uto paras tat ale che gH forni sce i fondi ,

un

cred itore assai più co–

modo rhe nei precede nti detentori dei

buoni

del tesoro; non

hanno

da

temer sj in qu esto caso, am massamcnl i di domand e di rimbor si

alle

sca–

denze, uh

~iffìcoh à di collo cament o,

in

per iodi

di

tension e cred iti zi:J.

L'c tame dell 'ind eb itamento dell o stato negli uhimi anni ci port ~1

a

nn ova mente considerar e, in relazion e

ad

esso, le condi zion i del

merc alo dei capitali in Italia.

Depositi a risp.

Dep. a risp.

Anni

presso le Casse

presso le Casse

di Ri sp. Orci.

(miliardi )

Postali

'26

13,-

10,5

'33

18,8

17,6

Aum ento

5,8

7,1

Buoni /rulli/cri

emessi

dalle

Casse

Postali

0,8

9,2

8,4

Sono que ste le maggior i font i del risparm io in Itali a; nello stesso

pedodo

i

deposi ti presso le Ban che di crndito ordin ario , gli istituii

dì diri lto . Pubblico

(Ban co di Napo li , di Sicili a, Ban ca ciel Lavoro ,

Ban co S. Pao lo), le Banc he Popolari e Regional i, aumentarono

di cir–

c,1 alt ri 3 miliardi comp lessivi .

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