

VIRGIN IA WOOLF
Lettere di Lord Chesterfield
al figlio
Q
UANDO
Lord Mahon curò l'edizione delle lettere di Lord
Chesterfie ld, credette necessario avvertire il lettore av–
veduto che esse
«
non
era.noin uessun modo adatte per una let–
tura giovanile e indiscriminata •. Soltanto
«
le persone il cui
intelletto
~
stabilizzato e
i
cui prin clpi sono maturi, possono,
così diceva il Lord, leggerle impunem ente •· Ma così si scri–
veva nel 18.J5; e il 1845 sembra, oggi, un
po'
lontano. A noi
appare, nel presente, l'epoca delle case enormi
sen7,a
la
stanza
da bagno. Gli uomini fumavano in cucina dopo che la cuoca
era andata a dormire. Sui tavolini dei salotti stavano
gli
album;
le tende erano molto fitte e le donne molto pure. Ma a,nche il
secolo decimottavo ha subìto un muta mento. A noi, nel 1930,
sembra meno strano , meno remoto di quei primi anni dell'epoca
vittoriana ; la sua civiltà sembra più razionale e compiuta della
civiltà di Lord Mabon e dei suoi contemporanei. In ogni caso,
un piccolo gruppo di persone d'educazione elevata viveva, al-.
lora, all' altezza dei suoi ideali. Il mondo, se era più piccolo,
era anche più raccolto
i
conosceva la propria mente
i
aveva
i
suoi modelli.
La
sua poesia risente della medesima sicurczr,a,
Quando leggiamo
1l
·
-ricciorapito,
ci sembra di trovarci in
un' epoca di cosl salde basi e cosl circoscritt a, da rendere
pos–
sibili i capolavori. Allora - diciamo - un
poeta
poteva vol–
gersi con tutto il cuore al suo compito e concentrarvi la mente,
in modo che le piccole scatole sul tavolino da toletta d'una si–
gnora sono fissale tra i solidi possessi della nostra immagina–
zione. Una partita a carte o una gita estiva in barca su per il
T amigi hanno
il
potere di suggerire la medesima ~llezza e il
medesimo senso di cose passeggere che riceviamo da poesie
ri–
volte direttamente alle nostre emozioni più profonde. E pro-