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WIECHERT

9

Nè potevo fare altro che esortarlo ad avere ancora pazienza,

come aveva pazientato per dodici anni, ad avere pazienza uon

per

altri dodici, ma per dodicimila anni.

Eppure, non

posso

dimenticare un capitano americano ve–

nuto neUa mia casa per ascoltare i miei timori. Volonteroso e

paziente, fu per lungo tempo l'unico ad ascoltarmi, e non solo

con la ragione ma anche col cuore. Era il genero di Thomas

Mano, mandato dal suo governo in Germania con degli inca–

richi speciali. Ma poi egli fece ritorno al suo paese; e poi, era

un poeta anche lui. Per noi sarebbe un gran bene se la sua

parola fosse ascoltata, ma io non so se negli Stati Uniti si usa

dare ascolto

ai poeti;

Io spero, ma non lo so. Dopo che egli mi

ebbe Jasciato e quando nessuno pensava pià a domandartili se

l'anima dei tedeschi, la giustizia e l'epurazione del paese veni–

vano amministrate bene, quando m'avvidi che le cose procede.

vano male e che le voci

più

rumorose non erano le migliori, io .

volli fare un altro

tentativo

e mi risolsi

ad

elevare

la

mia voce

dopo

tanti

anni

di

silenzio.

Avevo

già

imparato

a

sufficienzache

non conviene

alzare la voce:

~r difendere

la

causa della verità

e della giustizia; che solitamente se ne

è

ricompensati col

carcere e con la persecuzione, ma che ci si guadagna sempre

una coscienza

chiara:

e

questa vale più

d'un carcere buio.

Pensai dunque a scrivere queste righe ed a consegnarle a

qualche

ufficiale

americano,

con

la

speranza

che egli le leggesse.

Le

scrissi nel mio

inglese zoppicante, sperando

che ciò non Ìm•

portasse molto,

purchè

i

miei occhi fossero acuti e

chiare

]e

mie orecchie e

limpido

il

mio cuore.

Coloro

che leggeranno

queste righe

potranno

gettarle via

oppure

prendersi a

cuore

ci~

che dico;

ma

nessuno avrà

il

diritto di domandarmi: e Per•

chè

hai

taciuto quando vedevi che la giustizia si trnsfornrn in

ingiustizia?• Ho cominciato dunque a stendere sulla cart:'!.ciò

che avevo meditato in molte notti insonni.

Sapevo

che

nessun popolo era mai stato

chiamato

ad

assu•

mere una missione

comparabile

per

gravezza

a

quella che

era

stata messa sulle spalle del popolo americano od

nostri giorni.