Table of Contents Table of Contents
Previous Page  8 / 116 Next Page
Information
Show Menu
Previous Page 8 / 116 Next Page
Page Background

6

WIECHERT

giudicando che

i

miei libri e i miei discorsi fossero della cattiva

propaga nda, mi gettarono in carcere e nel campo di concen–

tramento, per sgomberare la strada al loro superuomo.

lo prevedevo la fine della .guerra e del nazionalsocialismo;

milioni dei miei seguaci la prevf'devano, nè passava notte senza

che si pregasse perch è la vittoria andasse ai nemici. Noi crede–

vamo che

i

grandi beni di questa povera terra sarebbero venuti

anche a noi, che sarebbero giunte s-ino a noi la giustizia, la

libertà, la verità

i

che la terra tedesca sarebbe stata liberata dai

demonii e dall'Anticristo;

che sar ebbe cominciata una nuova

epoca; che le mani e

i

cuori rimasti puri durante gli anni del–

l'amarezza sarebbero stati chiamati a proclamare il nuovo Verbo.

Molti credevano che la mia voce, oppressa e soffocata per tanti

anni, avrebbe trovato ascolto presso i vincitori come presso i

vinti.

Ma essa non trovò ascolto. Nessuno se ne curava, perchè

c'erano tante voci, grandi e piccole, più forti e più acute della

mia, che chiedevano ascolto. C'erano le voci dei politicanti e

dei generali, ed era più che giusto prestare loro orecchio;

in–

fatti, eravamo un paese vinto che echeggiava ancora degli ultimi

urli del demonio.

E c'erano le voci dei grandi emigrati, di Thomas Mann e

Franz \.Verfel; e forse non era molto giusto prestare loro ascolto,

perchè al primo incresparsi delle onde già tanto azzurre essi

avevano abbandonato la nave pericolante ed erano vissuti nella

pace e nella sicurezza. Si erano fatti ricchi e pasciut i mentre

il loro popolo

fu

costretto a vivere all'ombra delle forche e dietro

il

filo spinato, nella povertà e nella fame, nella guerra e nella

distruzione. Non era dunque tanto giusto prestare loro'ascolto,

ascoltare solo essi mentre la nave s'infrangeva sugli scogli e

mentre, rip arate nel porto sicuro, le loro voci gridavano agli

equipaggi naufraganti regole di condotta e ammonimenti sulla

grandezza delle colpe dei naviga nti.

C'erano poi le voci dei cardinali che domandavano ascolto.

Voci coraggiose e buone, sì; ma per tutto il corso della storia,