

WIECHERT
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i
cardinali pensavano in primo luogo alle loro chiese e solo più
tardi al popolo;
i
cardinali penseranno sempre a edificare una
chiesa cattolica romana e solo
più
tardi un:r German ia nuova.
I cardinali innalzeranno un monastero catto lico sui campi di .
morte di Dacbau e penseranno solo
pii)
tardi a soccorrere le
vedove e gli orfani delle vittime .
E
c'erano
le voci dei reduci dai campi di concentramento.
Pochi di loro erano disposti a perdonare, a donare o a lavorare;
ma quasi tutti pronti a vendicarsi e a spogliare, ad arraffare le
cose
di
cui erano stati derubati. Erano tutti quanti delle
vit•
time
j
molti di loro, dei martiri; qualcuno, un eroe. Ma molti
di loro non erano nè martiri nè eroi, ma veri criminali, delin–
quenti professionali ; non era dunque tanto giusto ascoltare le
_loro voci, quasichè fossero le voci di altretta nti angeli liberati.
A quanto ne sappia io, gli ange li non sogliono rubare o stuprare
o
assassinare.
C'erano poi le voci degli e antinazisti •, o quanto meno
degli uomini che non avevano
mai
aderito al nazismo ed ave–
vano anzi parlato sempre contro di esso. Avevano parlato
a.
voce molto bassa, pe.rchè
in
tutti quei dodici anni noi non
li
udimmo; ma ecco che tutto d'un tratto le loro voci si erano
rafforzate, e noi Je sent ivamo innumerevoli, a milioni. Noi tutti
li vedevamo, quegli innocenti, fermi in attesa dinanzi alle porte
di tutti gli uffici del governo militare , dinanzi ' a migliaia di
porte; e ognuno di essi teneva nella mano un foglio di carta e
quando venivano interrogati, ognuno di loro sussurrava che
po–
te va segnalar e agli americani un nazista, ossia uno di quei lurid i
porci che egli aveva odiato per dodici anni. Stavano a migliaia
dinanzi all e porte e aspettava no
i
trenta danari; altre miglia ia
se ne stavano a casa e scrivevano denunce anonim e contro qual–
che nazista e aspetta vano i trenta danari. Perchè non erano
natura lmente disposti a liberarsi dai piccoli nazisti solo
per
prenderne il lavoro; certo non si sent ivano di fare
i
maestri
in qualche scuola di campagna, per purificar e le anime a'vvete–
nate dei bambini poveri, ad esempio. Non avevano nessuna