Table of Contents Table of Contents
Previous Page  109 / 116 Next Page
Information
Show Menu
Previous Page 109 / 116 Next Page
Page Background

TEATRO

1ore, all'automat

ismo di un vinto

che non M pcrchè uccide, che si

difende per paura e che si costi–

tuisce per csaur imcuto.

I perso–

nag~i sono in tal modo irn cono–

scib11i e

irrico ..oscibilc

il

dcmo–

niaco

ie nfo

dostoicvschiano.

)la

dò,

evidentemente,

poco

imporL,

al Visconti che

ha

fatto appello

al romanzo del russo non « rto

per gus to lettera rio o cultnnlc,

toa come pretesto per un'esibi–

zion e sptllacolarc.

I11\'C«!di ~–

nctrarc

in quel mondo

tcrr11i-

~a:,~11;r!~~i:1~i,

ti~f

r~:e1:;1i:~~

di illu strarne

la schematica com–

plessità montando

uno scenario

monumentale

e multiplo nel qua–

le il suo istinto di deroratorc ba

potuto

sfogars i

ammass ando

e

mescolando

sul

picrolo

spatio

del

palcoscenico,

in

tm bric-à

-brac da bottega di rigattiere, mo–

bili,

tende, b.mpadari

e suppc l–

leltili

di

otto

ambie nti dh·crs i : e

:!n

~~~~~~~r~tft~:~i

ndi

1

1~;~:

do

continuamente

d:lll'uno

al–

l'altro. Non pago di

ciò

ha

chia–

mato

a

raccolta

acrobat i,

com–

~ne

e

suonatori

di_fisarmonica

per

popolare

maig1o rmcntc

la

scena e svagare gh i;pettatori du–

rante

i

lunghi dialoghi a due.

Con

siffatte

intemperanze

si

può

sbal ordire

e

soddisforc

lo

snervato

e

sordo

pubblico

che

11ffo1la

oggi

le

prime,

ma non si

rende

un

buon servizio al teatro.

Da più segn i

sembra

clic

il

V1-

sc-onti

faccia scuola:

tu tti, ormai,

si piccano,

per

non essere

da

meno, di ri~cri\'c re

o di

ritoccare

le opere che mettono

in

scena

per

cercare

di

cavarne

spc lL'ICOli

capaci di soddis rare l'inclin :1z10-

nc

alla

grandiosità

e

allo

sfarxo

di

gente

sviata

da11'inflazione.

:!:tr~~:ce~ f~n~~:~t~.iaA

c~~r~~

il

fatto

chl: tutte

le

compagnie

c,ono per

varie

ragioni

p.1ssn·e

~>0~~fo1

1

1~:~l~J~ar~~\b1~

d~;TT

focassi

è

veramente

dclittuoi.o,

non

è

certo

ron

l'abituare

il

p11b–

bl1co agli eccessi sia

pure

allet–

tanti della messa

in scena

che

si

può

ricondurre

la

folla

allo

amore del teatro.

11

teatro si

basa

sull'attore,

sul suo prestigio, sul–

la

sua bravura;

e

soltanto quan–

do

le parole

di

un testo

san no

comnrnoverc

od

esaltare

attra–

'\'Cn;o In

\'OCC e

il

gesto

<li

un

interprde,

si

opera

quel

mira–

colo

per

il quale la finzione e la

convenzione scenica spariscono

e

!'l:ng:~r~ra~1\,t.!1~~

,.~wrc;.

può

bastare

anche una

tela roz-

;~:ie:~e

i!ri~~f-

J'

ur:or

~1~

1

~k~~

spcare non hanno avuto bisogno

di nessun Viscon ti.

Fi no

.a

clic

i

registi

non a\'ranno

capito

c111e–

sta

fondamenta le

verità,

non

sa–

ranno dei ,·cri uomini

di

teatro.

~)!ASSO

Co:-:rno

OlREZIO!iB

- RII.DAZIONB- AMldlSIS'f'KA1.TOSB • KOMA. VIA SAVOIA., o

Tdel-at-

lU

A~to:

L.

tN -

~•

ralt

L W

rro-

U'ale

L

U:

Est-

il doppoo - U•

aUDlltN

L ••

1ndnto

L. lit

lii

..U...-1

....

iatnte Il mlaGKtllll,

~

N -

1ubb l.eflt•, -

u

<'tit11•-

--------

---------

Dl:nUon rapo,u&tttlc ALBA 08 CtsPBD&S

(.JI0478r)

Roala,

1,.7

• htlt11to Polf(Tlloct dt ll4 S1110.

G. C.