

GERIN
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sofico, artistico, ma anche ìn senso naturalistico, biologico ;
difficoltà di giudizio che dipende dal1a estrema soggetti vità e
relatività
di
un taJe apprez zamento, legato - come ben s'in–
tende - non solo a condizioni geografiche, ambientali e di
epoca, ma all o stesso substrat o psicologico dell'individuo giu–
dicante .
Oltre a ciò,
è
da prendersi in considerazione un altr o
aspetto
di
tal sorta di dann o : quello cioè di imprimere al nostro
complesso estetico dei caratteri che - almeno in senso. lato -
non corrispondono più a1la nostra personalità psichica, così da
farci sembrare, anche psicologicamente, diversi da
ciò
che nella
realtà veramente siamo. Ed
è
neJla maschera facciale soprat–
tutto, per
il
valore morale innegabile del volto, che si river–
bera e si concreta maggior mente - spe<-iein particolari casi -
tale sorta di contra sto fra ciò che uno
è
e ciò che veramente
appare .
Che, poi, la muti lazione di un art o, per ritornare al pri–
mitivo esempio, costitu iSC'a pure un oltraggio al • senso del
bello• , anche se il leso
è
ciò che correntemente si suol rite–
ne:re tutt 'altro che • bello• ,
è
evidente; ed in tal senso si
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trebbe anche accettare il concetto di dauno • estetico •· Ma
a me sembra ben più comprensivo l'alt ro termine, quello cioè
di dann o fisiognomico, proprio perchè in esso
è
più nettamente
considera to il lato psicologico del danno, che in realtà , poi,
è
quel1o che magg iormente incide sulla vita di relazione.
Infatti , più che la lesione ad una bellezza idealizzata ,
è
la
prevenzione, la ripugnanza che in conseguenza della lesione si
<lE>termina,che costituisce un danno alla vita sociale.. E quel
senso di repulsione istint iva, anche se ingius ta, che gli offesi
nel corpo destano nell'animo umano, per cui sono meno accetti
nell'ambito della collettività .
A tale proposito mi sembra interessan te ricordare , per gli
stretti rapporti che viene ad assumere con quanto sto esponendo,
come tra le irr egolari tà agli ordini sacri contempl ate dal Codice
canonico, siano compres i anch e
i
difetti del corpo che impedi–
scono di esercitare con dignità il ministe ro dell'a ltare. Irr ego-–
Jarit;), considerate anche nel Vecchio Testamento, ove nel
Le-