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dannato a provare in sè e a ritrarre in infernali \'isioni le oscure
bramosie della carne,
i
convellenti spasimi dei sensi. Così
anche nei drammi mistici, posteriori alta sua cosiddetta crisi
religiosa s'ass iste alla medesima lotta diabolica tra !'anime mar–
tirizzate e le inesorabili eumenidi, benchè Satana questa volta
sia visto attraverso
il
microscopio incolore ·dello scienziato.
La
cosmologia naturalistica perde qui la sua ferrea struttura e cede
il
luogo alla suggestione del mistero;
il
proteiforme • carat–
tere • strindberghiano si scioglie nei suoi componenti, nelle
varie forme del suo io;
la
rappr eseutazione drammatica si
fa
visione spettrale.
In Germania specialmente Io Strindberg di
Verso Da.nUJsco
e degli altri drammi mistici trovò devoti discepoli tra gli
• espressionisti • : egli per primo aveva - pur scn1..a saperlo -
gettato l'estatico e Notschrci der Seele ,, aveva svelato gli
e Urgriinde • dell'anima - secondo la formula:r:ioned'un teo–
rico di quella moda letteraria - neva creato nella figura· del
monologista di
Verso Damasw
l'uomo metana:r:ionale, l'anima
sperduta nella caoticità del mondo empirico, che grida la sua
sofferenza, la sua angoscia, la sua inappagabile nostalgia del
cielo. Per gli e espressionisti • tedeschi lo Strindberg mistico
fu quel che Shakespeare era stato un secolo prima per gli
Stiirmer und Oriinger , cioè non creatore, ma dissolvitore
cii
forme poetiche. Questi chiedevano aiuto al
poeta
inglCM per
combattere il razionalismo e l'intellettualismo settecentesco,
quelli s'ispiravano
al
drammaturgo svedese, per demolire il
naturalismo causalista e convenzionale. Da Sorge a Hasencle–
\'er, da Komfeld a Stramm, dagli espressionisti ai cubisti, dai
futuristi
ai
surrealisti, tutti direttam ente o indirettament e de–
vono q~lcosa allo Strindberg di finesecolo, allo
Sconosciuto
che sulla via di Damasco, cerca la sua salvazione seu;,..amai
trovarla.
Infatti anche
per
Strindberg come per tanti altri, la • con–
\'ersione • religiosa non
fù
cbe una maschera di sensualità e di
fantasia morbosa, una nuova forma di voluttà della sofferenza,