

PETROCCHI
esperienze per un compiacimento di natura letteraria, ma per
la necessità di fornire nOl'mee antidoti nelle difficoltà a venire,
nella pena di ciò che attenderà sua. figlia. L'eredità di una
vita
come quella del Verri, delibata in tutte le voluttà, divcata il
piano
per
un trattato d'educazione che sia veramente adatto alla
menta lità del futuro : niente coazioni, ~icntc sforzi
per
fa~
apprendere con rigore i
fatti
e le sensazioni dcHa vita, niente
falsità di una abitudine a sopportare
il dispotismo delle fa.
miglic.
Verri scrisse assai lentament e
i
Rieordi a
tuia.
figlia.
Non
volendo destinare alle stampe l'operetta, e preferendo
la.sc:iare
alla figlia l'abbo'U'.ooriginale senza correzioni (le sarà più caro
averlo cosl:
• come una memoria d'un vostro buon amico
t ),
scrive senza seguire un ordine e un piano di compilazione. Ma,
appunto in virtù
di
un equilibrio tutto interno tra cultura e
pratica
di
vita,
le contraddh:ioni del cantttre
del Verri si
risolvono nel giro di pochi precetti essenziali : note sul modo
di vivere, di comportarsi nella società, di CU.f°a!e
se stessi, di
amare e di mettere su casa, osservazioni e spunti di una con–
dotta morale più interna, non proprio dello spirito, ma di una
ragion d'essere almeno sentimentale e di coscienza. Dato che
b. meta indispensabile per raggiungere
la felicità (rosl pone il
proprio problema morale il Verri) sta nel conservarsi la pulr
blica opinione, la stima del mondo, entro cui necessità vuole
che si debba vivere cercando di starci il meglio possibile,
~
in
questo saper meritare
la riputazione della società
tutta
la
norma che si ha da porre una donna. L'essere onesti, accorti,
puri, modesti
~
solo un meZT.oper conseguire questo
scopo :
ostacoli, maldicenze, fame incerte, rnt1lignità
1
fanno sl che
la
vita di una donna cessi di mantenersi al livello dcli'« opinione •·
Verri
fa
notare che quello che
~
capitato a
sè,
non
è
certo
buon insegnamento per la figlia. Ha cttduto alla forza ~ibera-