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PAZZINI

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che dimostrò la propria efficacia nel grande esperiment o delle

pecore inoculate di carbonchio a Melun, nel 18St.

E così pure la sua potenza intuitiva e dedutt iva (la scienza,

malgrado quel che si dica

è,

nelle sue scoperte, forse dedutth·a

più

dt e induttiva), si. manifesta in modo mirabile,

sempre nel

campo immunologico, conducendolo alla attenuazione prospet–

tata sl, ma non raggiunta (questo

è

il punto cruciale) della pri–

ma vaccinazione ."

Fu l'inoculazione, in una gallina, di una cultura

vecchia.di

colera dei

polli

che aperse la via alle ulteriori applicazioni immu"

nitarie. La gallina ammalò come le altr e inoculate con·culture

fresche, ma non morl come le altre. Qui intervenn e

il

e 1:impo

di genio~. Pasteur la inoculò di nuovo.con cultura fresca, ma

la gallina non ammalò nemmeno, poichè era

«

vaccinata •·

Come fu la gloria di Pasteur l'avere sperimentato l'attenua–

zione delle culture con l'inve cchiament o per azione dell'ossigeno

atmosferico, con la coltivazione a temperature adatte, e con pas•

saggio attra verso .animali non ricettivi o molto poco, così

fu

una sua gloria l'esperimento contrario, e cioè l'esaltazione della

virulenza delle culture attenuate, mediante passaggi in ani–

mali più ricettivi, scoperta questa che, nel campo scientifico,

ebbe pari valore di quella dell'attenuazione ·nel campo pratico.

Ma tutt e queste scoperte ed altre ancora che elargiron o alla

scienza ed alla pratica frutt i dirett i o indiretti di verità e di

bene, se furono immediato appo;to del cosl detto e lampo di

genio• furono, bisogna riconoscerlo, resi possibili da un'altra

attività che Pasteur iniziò, gloria esclusivamente sua: lo studio

della biologia microbica.

Studio nuovo verament e può essere definito questo, risul–

tato evidente della continua

1

geniale osservazione della v;ta

dei microscopici esseri patogeni, da1la quale .emersero verità

che, oltre a contenere un fondamentale valore scientifico. ~on–

dussero ad attuazioni pratiche di importanza tale da costituire

doni tra i più preziosi che la scienza abbia dato atl'umaflità.

Terrtno vergine e, per conseguenza, di una fertilit à me–

ravigl iosa. Citiamo, per fare un e~empio scientifico, la precisa,

inconfutabile negazione della generazione spontanea dei mi–

crobi che, pur essendo basata su esperi menti fondamentali si•

mili a queJli già praticati dallo Spallanzani per la negazione