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I06

P1IZZINI

Ma come non sarebbe giusto che essi fossero lasciati com–

pletamen te nell'ombra , cosi sarebbe ancora più ingiusto che la

gloria loro sopraffacesse quella di Pasteur.

Perch~?

Pcrchè in lui

è

qualcosa che gli altri non avevano, qua!cosa

1

starei per dire, universaJe. Una forza di sintesi, di completezza,

di definizione che, abbracciando il cumulo delle singole glorie,

tutte le compendia nella propria, se ne

illuiuina

ed esalta.

E la forza del genio che vede più vasto del singolo, sia

pure questo un egregio della massa, che gli permette di scorgere

la causa, sia pur essa minima, dell'insu ccesso degli altri, ch<–

mette a punto qùel che era rimasto sospeso, che spinge lo

sguardo più profondame nte nel tempo, e con scoperte e intui –

zioni origina li, crea le basi per il prossimo futuro.

Guardiamo, per esempio il conseguimento del vaccino·an–

ticarbonehioso: Touissant, come dicemmo, era arrivato alla

soglia, ma non l'aveva varcata e quindi non aveva ragg iunto lo

scopo o lo aveva raggiu nto in modo assai infido e pericoloso.

Tutto ciò mi ricondusse alla mente le parole di un sommo

scienziato e benefattore dell' umanità , G. B. Grassi , il quale

p:1.rlando della sua scoperta della zanT.ara trasme tt itrice della

malaria, diceva a proposito di coloro che lo avevano preceduto :

e essi erano arri vati alla porta e posta la mano sulla maniglia,

ma non l'avevano girata •· Praticamente perciò la porta era

rimasta chiusa .

Chi potrà mai arrivare all'anal isi del genio?

Toussain t era già riusc ito a vaccinare alcune pecore con–

tro il carbonchio, mediante inoculazione di sangue defibrinato

di anima le carbonchioso, sottoposto alla temperatura di 55° per

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minu ti. Tale sistema non aveva portato , però, sempre l'ef–

fetto desiderato poichè il vaccino cosl ottenuto mostra vasi spesso

pericoloso. Pasteur riprese le precedenti esperienze, le modificò

sostituendo al sangue carbonc hioso le cult ure in brodo;

e

alla

atten uazione ottenuta con il semplice calore sul bacillo (che

non impediva l'ulteriore risorge re delle spore) sostituì la col–

tivazione di culture a 43°, il che non dava più spore. Portat e

quesl e cultu re a gradi più bassi, le spore si producevano sì,

ma originavano sempre bacilli atten uati. Questo brodo-vaccino,

chiuso in tubetti di vetro,

fu

il primo esempio di vaccinazione