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/OVINE
L'intelligenza pura ha rischiato, in questi ultimi decenni,
di venire annientata sotto l'a ccusa di astrattezza, di gioco gra–
tuito; l'attivismo utilitario opponeva agli schemi della ragione
il frutto dell'azione, la crescita dei beni materiali che "dall'azione
derivano.
E,
forse,
i danni
più
gravi derivanti da questa lotta contro
l'intelligenza, non vanno ricercati tanto nella sua negazione
totale, quanto nell'accettazione di un suo esclusivo valore tec–
nico e funzionale.
Presso larghissimi ' strati delle masse
fu
completamente
perduto il concetto dell'intelligenza vera, scomparvero finauche
quelI1ossequio o quella rivérenza che, in tanti secoli, avevano
tenuto luogo del ri spetto .
In
questi ultimi decenni l'intelligenz a ha sofferto di soli–
tudine. Quando parlo di intelligenza non tanto mi riferisco alla
sua accezione comune quant o a quelle superiori qualità dello
spirito di cui l'umanità si giova per il suo interi ore migliora.
mento. Parlo di filosofia, di arte, di lettere, del lavoro in appa•
renza gratuito della mente, della ricerca profonda dei modi di
vita dell'anima, della scoperta di quelle interiori armonie che,
divenute idee domina nti, sono sentite come proprie da tutti gli
uomini.
Queste forme superiori della vita mentale, in questi ultimi
tempi, sono state oggetto di svalutazione o addirittura di di•
leggio; e sono stati preferiti i loro derivati meno pregevoli
come la tecnica e
i
sistemi di organizza zione della vita associala .
Non che gli uomini di pensiero abbiano del tutto interrotto il
loro lavoro; ma di front e alla follia collettiva che negava il
suo consenso, che rifiutava di farsi persuadere, essi sono scaduti
dalla loro presti giosa situazione. Filosofi, artisti, saggisti, in
questi ultim i anni, divenuti dove più dove meno solitari e preve –
dendo, e non era difficile previsione perchè il mondo ne
è
pieno
di dolore fino all'orlo, le recenti sciagu re, non sono riusciti ,
neanche per questa qualità di profeti, a riconquistare, almen o
in parte, il perduto rispetto.
Le masse hanno creduto, hanno avuto fede; credenza e
fede soprattutt o nel potere e nel numero; ed
è
difficile ora che
si rassegnino a riconoscere il loro errore fondamentale : la