

LOMBROSO
fahbricate soltant o dagli esseri viventi, e gli stud iosi quindi si
erano dedicati con entusiasmo a
realiu..are
nei laboratori e nel–
l'in dus tria, le più sv'ariate sintesi. Al Berth clot si deve, per
esempio, la sintesi dei grassi neutri. Come mai può avere il
Rcrthe.Jot
prospctt:i.tal'ipotcst dell' azoto in pillole quale ali•
mento completo per l'orga.nismo umano?
Ricordiamo anzitu tto che l'alimentazione umana si basa su
due tipi di sostam~e, quelle dette ternarie, cioè composte di rnr –
bonio, ossigeno, idrogeno {zuccheri, amidi e gras si), e quelle
dette quat ernarie, perchè, oltre al carbonio , ossigeno, idrogeno ,
contengono anche l'azoto (rnrnc , uova, latte, formaggi, ecc.).
Ora
ì:
que~t'ultimo , e ci()(: il m;itcria le
U7.otato
o prote ico, quello
dtc esplica nella vita la più importante
fun:r.ionc, quella pla–
f.:tica, oitre l'energetica e <·alorigena comune alte sostanze ter–
narie. N"on
\'i
sono manifesta,: ioni vitali
là
dove manca l'amto,
tutti
i
tessuti del nostro org anismo sono costituiti da mate riai!'
a:r.otato.
È
qui ndi legittimo pensa re che b vita possa svolgers i
t·on
il
solo apporto
di
alime nto azotato, che provveder:ì a
tutte
le manifes tazioni vitali, Perciò, se fosse stat o \•eramente possi–
bile,
con
la w nuninistrazione
di
awto,
di
formare
la
sostanza
proteica , sarebbe statò risolto, almeno teoricamen te,
il
pro–
hlcm:-idi vi\·erc senza mangiare.
T\!POS~!Blt,IT .\
o,
5 1'.'.TF.Sl DAr,J,'A7,0TO
XET,
).fo:,..:oo
:\'.\l).IAT,R
r--·cll'cntusia smo per le nuove conquiste di sinte si orga –
nid1c,
è
giustificabile che al Bcrthelot, chimico ma non fisio–
logo, possa essere balena ta la speranza delta sintesi di mat1.:–
ria le prot eico util izzabile nella alimenta zione umana,
a
partire
dall' azoto atmosferi co. E, se egli avesse limitata la sua pro–
fezia al mondo del laboratorio o dell' indust ria, essa avrebbe la
prolx1bilità di avvc.rarsi. Sono pochi decenni infatti, che
Fi~cher-Abdt:rhal~len arrivaro no alle sintesi di peptid i elevat i,
d1e
gi:ì
1
si a\
1
vicina110
alle proteine vere e proprie. Ma le
condi–
z.ioni che un laboratorio può offrire per ottener e delle ,sintes i
(temperat ure, pressioni elevatissime, ecc.),
110 11
possono prese n–
ta rsi negli organism1 vivent i; essi hanno
i
loro limiti d'azione
ben definiti. E fra questi limit i,
è
quello che nel mondo animale