

in modo del tutto analogo alla preesistente Sezione Compositori.
Risolti in breve tempo i problemi organizzativi, nell'assemblea
generale tenuta dalla Sezione milanese impressori il 18 marzo 1879
venne immediatamente stabilito un primo programma d'azione
48
:
innanzitutto la Sede Impressori si impegnava a far in modo che fosse
limitata e regolata l'ammissione degli apprendisti e fossero impie–
gate le donne solo in qualità di mettifogli e levafogli.
In
secondo
luogo, si proponeva di formare una biblioteca e di istituire
«
un
corso di conversazioni e conferenze amichevoli », sia tecniche che
sociali.
Lo
scopo principale della Sezione Impressori era comunque
quello di nominare una Commissione per la tariffa
49
•
Sul piano della lotta concreta, l'azione della nuova Sezione Impres–
sori fu altrettanto immediata. Scoppiata infatti nel 1879 una ver–
tenza fra gli operai impressori e il proprietario della Tipografia Re–
beschini, la Sezione formò una Commissione con lo scopo di trat–
tare con l'imprenditore, e la vertenza
«
fu sciolta con piena soddi–
sfazione d'ambo le parti»
50 ;
anche la Sezione Impre ssori superava
cosl con un pieno successo le sue prime impegnative prove acqui–
stando peso e incidenza decisiva nella categoria.
Dalla lotta per la tariffa del 1880 alla lotta per le tariffe del 1892.
Le lotte degli anni intorno al 1880 ed il loro bilancio complessi–
vamente favorevole, da un lato, la notevole coesione interna e l'al–
trettanto notevole peso politico acquisito, dall'altro, dovevano con–
vincere la Sede milanese dell'Associazione degli Operai Tipografi
che era ormai giunto il momento di impostare una lotta di carattere
generale che mirasse ad imporre una contrattazione globale delle
condizioni di lavoro. La particolare forza organizzativa della Sezione
Compositori e la sua più lunga esperienza di lotte consigliarono di
scegliere, quale terreno di scontro, il settore degli operai composi–
tori.
Il 22 novembre 1879, l'Assemblea della Sezione Compositori in–
caricava la Commissione per la tariffa di intavolare trattative coi
proprietari per lo studio e l'accettazione di un nuovo contratto di
lavoro. I primi approcci tra la Commissione e i rappresentanti dei
pi:oprietari resero immediatamente chiaro che era praticamente im–
possibile arrivare ad un accordo pacifico con i proprietari: i compo–
sitori riunitisi in assemblea
il
10 febbraio 1880, decisero allora di
rom~re ogni indugio e dichiararono che se la tariffa non fosse stata
accettata entro una settimana, essi si sarebbero ritenuti
«
svincolati
da ogni obbligo verso i loro principali »
51
•
Di fronte ad una cosl chiara presa di posizione degli operai,
i
proprietari tipografi furono costretti ad abbandonare la manovra
53
Biblioteca Gino Bianco