

18,30 alle 3, venivano pagati a 48 centesimi al 1.000 e partecipavano,
anche essi, agli utili, nella misura di 2,50-3 lire circa alla settimana.
Analoga situazione si registrava a «La Lombardia», al «Commercio»,
e al « Sole
»
91
•
In
genere presso tutte le tipografie che stampavano
quotidiani i compositori godevano a turno di una o mezza giornata
di riposo alla settimana.
In
particolare, gli addetti alla composizione
del
«
Sole» godevano di tre giorni di riposo all'anno, consuetudine
questa molto antica nella tipografia Bellini, alla quale si aggiunse,
nel 1890, anche la tipografia del
«
Corriere della Sera»
92 •
I salari pagati nelle tipografie di minori dimensioni erano spesso
inferiori, come si
è
detto, a quelli dei grossi stabilimenti. Quando
poi erano formalmente al livello di questi ultimi, la diminuzione che
in essi si operava assumeva forma mascherata traducendosi nel rifiuto
di attribuire la qualifica a chi di fatto svolgeva funzioni ad essa
corrispondenti
93 •
Nell'arco di tempo ora considerato, scesero in lotta
anche i tipografi impressori che, nel dicembre 1888, dopo una serie
di agitazioni ottennero
il
loro primo contratto di lavoro, la loro prima
tariffa ...
Le condizioni di lavoro degli impressori, prima del 1888, non
erano molto dissimili da quelle dei compositori prima della tariffa
del 1880. Per lo più lavoravano a cottimo e percepivano, come
abbiamo visto, una paga che oscillava tra le 3,25 e le 4 lire. Que–
st'ultimo salario era in realtà molto raro e limitato ai migliori mac–
chinisti, che spesso però dovevano sorvegliare tre o quattro macchine
contemporaneamente. Gli aiutanti guadagnavano da 1,50 a 2 lire
e i puntatori da 0,80 a 1,50 lire.
Anche tra gli impressori vigeva
il
sistema del
«
funzionismo »:
un macchinista assumeva
il
lavoro a
«
forfait » direttamente dal pro–
prietario, a prezzi che variavano da 70 centesimi a 1,25 lire per una
risma di 500 fogli, a seconda del genere dei lavori da eseguire. Il
funzionista assumeva poi a sua volta altri macchinisti che pagava
a giornata, secondo i salari prima riferiti, oppure a cottimo: i punta–
tori erano retribuiti da 8 a 10 centesimi alla risma, gli aiutanti da
12 a 16 centesimi alla risma
95 •
In
tal modo anche
il
funzionista-macchinista aveva la possibilità
di speculare - in misura piuttosto vistosa - sul salario degli operai
da lui assunti
96 •
La tariffa degli impressori del 1888 modificò profondamente ,
almeno sulla carta, questo stato di cose: vennero infatti eliminati
il funzionismo e il cottimo , ed i salari furono aumentati e stabiliz–
zati.
Per una giornata di lavoro di 1
O
ore, gli impressori dovevano
infatti percepire una retribuzione , fissata da una apposita tabella
92 ,
che teneva conto della qualifica e del tipo di lavoro svolto dall'operaio
e che oscillava da 2,75 a 6 lire al giorno. Ogni ora di lavoro straordi-
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Biblioteca Gino Bianco