Il drammatico
«
braccio di ferro
»
tra operai e padroni durò
per ben due mesi, al termine dei quali i proprietari furono costretti
a cedere. La nuova tariffa unica, concordata da una commissione mista
di principali ed operai il 14 e il 25 maggio, entrò in vigore il 31
maggio: con essa gli operai compositori conquistavano per la prima
volta una disciplina precisa e generale del loro rapporto di lavoro
60 •
La tariffa del 1880 stabiliva definitivamente l'unità di misura
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da usarsi nel computo delle lettere composte:
«
Il conteggio delle
compo~izioni- diceva infatti l'art. 1
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-
è
basato sulla lettera tipo
di ogni carattere corrispondente alla 25' parte della misura di un
alfabeto minuscolo
».
L'introduzione di questa nuova lettera-tipo, do–
veva porre fine agli abusi cui aveva dato luogo il sistema prece–
dente (si ricordi,
in
particolare, la pratica diffusa di far fondere la
lettera
n
in caratteri molto larghi). I tipografi, insomma, conquista–
vano con la nuova lettera tipo uno standard oggettivo di computo del
cottimo e si garantivano pertanto contro le insidiose riduzioni di
salari che avevano caratterizzato il ventennio precedente.
In
questo modo i prezzi del cottimo vennero non solo unificati,
ma anche aumentati. Mentre infatti con la tariffa del 1860 il salario
per la composizione di mille lettere tipo era di 35 centesimi, con la
tariffa del 1880 il salario per la composizione di mille lettere, com–
presa la relativa scomposizione, fu di 36 centesimi. Il prezzo saliva
poi per i quotidiani: 41 centesimi al 1.000 per il lavoro diurno e
46 centesimi al 1.000 per il lavoro notturno e per i lavori in lingua
straniera. Sulla base degli aumentati prezzi del cottimo veniva poi
fissato anche il salario minimo per i lavoranti a giornata. Secondo
l'art . 2 della tariffa, per tali lavoranti (il termine si riferiva a tutti
quegli operai che avessero compiuto il periodo di apprendistato) era
«
riservata la libera trattativa
»
con i proprietari. Queste trattative
tuttavia dovevano avere per base un salario minimo di lire 3,35 al
giorno: in tal modo si garantiva anche agli operai a giornata una
certa tranquillità e sicurezza.
Alla esigenza di evitare continue oscillazioni di salario e dissimu–
lati tagli di paga, esigenza che aveva ispirato
la
richiesta di una
nuova lettera tipo e quella di precisi salari minimi, si collega anche
la importante conquista della abolizione della rovinosa pratica del
cottimo per interposta persona. Con la tariffa del 1880 si tolse in–
fatti ai
«
funzionisti
»
la possibilità
cli
assumere il lavoro
in
proprio
per poi subappaltarlo ad altri lavoranti, riconoscendosi ad essi sola–
mente alcune precise mansioni tecniche adeguatamente retribuite
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I funzionisti, quindi, - per dirla con le parole dell'epoca - cessa–
vano
di
e3sere una autonoma
«
entità economica
»,
e diventavano una
particolare categoria di dipendenti con una retribuzione privilegiata,
ma con una posizione giuridica non differente da quella degli altri
dipendenti.
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Biblioteca Gino Bianco




