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fede socialista, sia che si esprimessero con l'adesione al Partito dei

Lavoratori (e più tardi al Psi), sia con semplici dichiarazioni di

principio.

Naturalmen te vi furono anche alcune eccezioni. Ad esempio

la

Lega tornitori, costituita nel 1902, non aderl né al Partito né alla

CdL, ma anzi affermò esplicitamente la propria apoliticità. Del

resto tendenze autonomistiche, anche se sempre minoritarie, si pre–

sentarono anche negli anni successivi, sostenute sopratutto da anar–

chici e repubblicani. Infine l'ult imo elemento pressocché comune

a tutte le organizzazioni fu l'affermazione di mantenersi estranee

ad ogni questione di ordine religioso.

Per quanto riguarda le modalità delle adesioni, per consentire la

formazione di una base di massa si fissarono generalmente quote

minime, da 5 a 20 centesimi la settimana e differenziate secondo

la

qualifica degli iscritti.

La tattica usata per il conseguimento delle finalità propostesi

era generalmente assai poco complessa ed articolata, basandosi so–

prattutto sulla proclamazione di scioperi ogni qualvolta ciò fosse

possibile. In alcuni casi tuttavia si raggiunse una notevole padro–

nanza nell'uso di quest 'arma. Si segnala ad esempio il caso dei fon–

ditori in metallo

142

,

i quali nel periodo 1894-96 ottennero aumenti

di salario, riconoscimento dell'ufficio di collocamento ed abolizione

del cottimo proclamando lo sciopero

«

officina per officina, in mo–

menti diversi e concentrando tutti gli sforzi in un punto solo suc–

cessivamente, ciò che era possibile in quel primo periodo in cui

gli industriali non erano organizzati ».

Fra le altre lott e più significative sostenute in questo periodo si

possono ricordare: lo sciopero dei fonditori in caratteri, nel 1896,

che durò 3 mesi e costò ben 47.000 lire di sussidi ed ebbe per risul–

tato la diminuzione delle ore di lavoro da 10 a 9 ore

143

;

lo sciopero

contro la diminuzione dei salari e per il riconoscimento della Lega

da

parte dei tornitori nel 1897, conclusosi poi negativamente per

«

l'avvento di crumiri da ogni parte»; quello infine dei lavoranti

mobili in ferro, del 1900-01, che ottenne la riduzione dell'orario

giornaliero a 10 ore ed una limitazione del lavoro a cottimo

144

Frattanto però esigenze nuove sorgevano anche per i metallur–

kici lombardi. Lorganizzazione esclusivamente locale cominciava

a

non apparire più sufficiente, perché essa non poteva porre alcun ri–

medio allo squilibrio nella distribuzione della mano d'opera tra le

varie

zone e neppure poteva opporsi efficacemente alle controffensive

imprenditoriali. Si

é

già visto ad esempio come il padronato tendesse

a risolvere in proprio favore i conllitti con l'assumere lavoratori in

zone non interessate da scioperi, bloccando cosi l'efficacia stessa delle

agitazioni operaie. La necessità di giungere alla costituzione di una

organizzazione nazionale

e

di instaurare

e

mantenere altresi contatti

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